Milena Gabbanelli ricorda il suo incontro con Brigitte Bardot e il dispiacere per il suo disinteresse

Era gennaio del 1983 quando Milena Gabanelli si recò a Saint-Tropez per un incontro memorabile con Brigitte Bardot, celebre icona del cinema e della cultura pop. La giornalista, attraverso un racconto pubblicato sul Corriere della Sera, ha rivissuto le emozioni di quel giorno indimenticabile. Arrivata da Milano con il primo treno della mattina, Gabanelli si trovò in una giornata fredda e piovosa, con un appuntamento fissato in un piccolo negozio di antiquariato, ma la diva tardò ad arrivare.

Al suo arrivo, venne accolta da un’anziana signora, la quale, sebbene un po’ disordinata, mostrava una gentilezza inaspettata offrendo un caffè e raccontando storie sulla sua amicizia con Bardot. Dopo un’attesa prolungata, finalmente alle undici, la star si fece vedere. Vestita in modo casual, con una giacca eschimo e jeans infilati negli stivali, i capelli sciolti e senza trucco, Bardot si mostrò distante e non degnò neppure Gabanelli di uno sguardo. Seduta sul sedile posteriore di una Mehari arancione, circondata da un’atmosfera campestre e dai suoi amati animali, la giornalista cercò di esporre il motivo della visita: la pianificazione di un evento a Milano per onorare la figura di Bardot, inclusi una rassegna di film, un convegno e una mostra di mail-art a favore della Lega antivivisezione.

L’incontro non si rivelò come Gabanelli aveva sperato. Bardot sembrava più interessata ai suoi gatti che alle parole della giornalista, spostando giornali e rispondendo al telefono senza prestarle attenzione. Alla richiesta di firmare delle litografie e di partecipare a un programma televisivo, la risposta fu un secco rifiuto. Gabanelli, visibilmente imbarazzata, fu riaccompagnata da un uomo della tenuta, nel silenzio di un momento carico di estraneità e spaesamento.

Ricordando quell’incontro, Gabanelli rivelò di essersi sentita un’intrusa, avendo provato una forte emozione che la portò quasi a piangere. Tuttavia, oltre al rifiuto di Bardot si nascondeva un altro aspetto della sua personalità: un forte desiderio di privacy e la dedizione al suo mondo privato, nutrendo un legame speciale con gli animali che la circondavano. Nonostante le difficoltà iniziali, l’evento “Cara Brigitte”, tenutosi a Milano tra aprile e maggio dello stesso anno, comprendendo trenta film e una partecipazione a Blitz di Gianni Minà, alla fine vide anche Bardot concedere un gesto di disponibilità. Grazie all’intervento dell’amica sarta Vicky, la diva accettò di autografare alcune litografie, mostrando così il suo interesse per le cause che le stavano a cuore, rivelando una vulnerabilità e una sensibilità sotto la sua apparente durezza.

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