Rita Rusic racconta la violenza subita e l’aggressione con pistola a Milano senza mai arrendersi

Rita Rusic, nota icona del mondo dello spettacolo italiano, si presenta al pubblico con un aspetto che smentisce i suoi 65 anni. Le sue parole, rilasciate in un’intervista al settimanale F, rivelano non solo la sua leggerezza d’animo, ma anche una profondità di esperienze vissute. Con un sorriso, la Rusic afferma che, nonostante possa sembrare giovane, ha accumulato una vita di avventure e sfide, ribadendo il suo mantra: “Non mollo”.

Un nuovo modo di vivere senza rimpianti

Nell’intervista, Rita riflette sulle sue esperienze passate accanto a Vittorio Cecchi Gori, sottolineando di non sentire la mancanza delle comodità precedentemente godute. Per lei, le vere necessità sono salute e felicità, mentre le cose materiali non rappresentano un criterio di benessere. Nonostante riconosca l’importanza di avere una certa sicurezza economica per vivere serenamente, evidenzia che la felicità non è legata ai beni materiali. Il suo obiettivo attuale è quello di produrre film, senza necessariamente puntare al successo commerciale.

In merito al rapporto con il suo suocero Mario, Rita ricorda come lui avesse apprezzato la sua forza e determinazione, preferendola come produttore piuttosto che come attrice. Questa scelta professionale è stata dettata dal desiderio di avere una carriera attiva, distante dagli stereotipi di una donna casalinga, contribuendo a creare un’immagine di stabilità all’interno della loro relazione.

Le radici e i ricordi di un’infanzia difficile

Rita condivide anche il suo passato da profuga istriana, raccontando come diventò cittadina italiana all’età di otto anni dopo aver trascorso anni nei campi profughi. I ricordi di quel periodo sono impressi nella sua mente, con il dolore e le privazioni che ha vissuto. Ricorda la transizione a una vita più stabile in un appartamento modesto, segnando un punto di partenza importante nella sua vita. La Rusic riflette sull’argomento dell’immigrazione, sostenendo che chi cerca aiuto debba essere accolto con dignità e rispetto, per evitare che possano sentirsi costretti a compiere azioni illecite.

Esperienze di violenza e resilienza

Un aspetto toccante della sua intervista è il ricordo di situazioni traumatiche vissute nel corso degli anni. Rita menziona un’amica maltrattata, che lei ha sempre protetto in ogni modo possibile. Racconta episodi di violenza subita in prima persona, inclusi momenti in cui ha rischiato di essere aggredita e situazioni in cui si è trovata in pericolo. Questi eventi l’hanno segnata profondamente, tanto che ancora oggi avverte una certa ansia quando si trova in situazioni simili.

A una domanda diretta riguardante la violenza domestica, Rita ammette di aver vissuto esperienze difficili anche con uomini che conosceva, compreso Vittorio. Soggiogata dalla paura, sente di non essere stata completamente creduta durante le denunce. Nonostante queste traumi, la sua fede nell’amore rimane intatta e persistente.

Un amore rinnovato e sereno

Attualmente, Rita Rusic vive una relazione con Cristiano Di Luzio, un uomo significativo di 35 anni. Dopo cinque anni insieme, la loro storia è caratterizzata da leggerezza e una profonda connessione emotiva. Rita descrive il loro rapporto come bello e libero, privo delle ansie e delle gelosie che accompagnavano le sue relazioni passate. Le piace condividere momenti di gioia con Cristiano, apprezzando la vita insieme e la libertà reciproca nel coltivare le proprie passioni. La Rusic sente che questa relazione porta allegria nella sua vita, un rinnovato senso di felicità che la accompagna quotidianamente.

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