Le sfide di Nina Dobrev per la parità salariale
Nina Dobrev, attrice nota per il suo ruolo in The Vampire Diaries, ha sollevato questioni importanti riguardo la parità salariale nel mondo dello spettacolo. Durante gli anni in cui ha lavorato alla serie, ha affrontato notevoli difficoltà per ottenere un compenso equo rispetto ai suoi colleghi maschi, Paul Wesley e Ian Somerhalder. La questione della parità salariale è un tema caldo e attuale, che coinvolge molte figure del settore cinematografico e televisivo. L’attrice ha rivelato di essere riuscita a raggiungere un accordo solo nella stagione finale dello show, evidenziando le disparità esistenti.
Durante un’intervista al Red Sea International Film Festival, Nina ha parlato apertamente delle sue esperienze, ammettendo di aver avuto timori nel discutere di questi argomenti, soprattutto prima dell’emergere del movimento MeToo. Ha condiviso come si sentisse isolata durante le trattative per un compenso equo, segnalando che quel periodo non era caratterizzato dal supporto che oggi viene dato alle persone che si trovano in situazioni simili. La sua testimonianza mette in luce l’importanza di affrontare tali problematiche, non solo per il bene individuale, ma anche per contribuire al cambiamento collettivo.
I contratti e le responsabilità di Nina Dobrev
Nina Dobrev ha discusso anche delle complicazioni legate al suo contratto che l’hanno portata a chiedere un salario equivalente a quello degli attori maschi. Inizialmente, l’accordo prevedeva la sua partecipazione come Elena Gilbert, ma successivamente le è stato affidato anche il ruolo della vampira Katherine Pierce. Questo ha comportato un aumento significativo delle ore di lavoro, costringendola a richiedere una retribuzione più adeguata, data la maggiore responsabilità assunta.
Quando l’attrice ha iniziato le trattative per il rinnovo del contratto durante la terza stagione, lo studio ha accettato di riconoscerle un compenso anche per il ruolo di Katherine. Tuttavia, questo è avvenuto con la condizione che il personaggio non fosse più utilizzato. Nina ha manifestato il suo dispiacere per questa situazione, sottolineando di aver sentito una mancanza di riconoscimento per il suo contributo e il suo impegno nella serie.
Il ritorno e le ultime trattative
Al termine della sesta stagione di The Vampire Diaries, Nina Dobrev ha lasciato la serie ma ha espresso la volontà di tornare per il finale. Tuttavia, le trattative per il suo ritorno non sono state semplici. Lo studio le ha infatti proposto un compenso significativamente inferiore rispetto a quello della sesta stagione, costringendola a ribadire le sue posizioni. I creatori avrebbero preferito includerla in più episodi, ma le condizioni economiche iniziali non riflettevano il valore del suo contributo.
Nina ha condiviso la sua esperienza all’interno del libro “I Was Feeling Epic: An Oral History of The Vampire Diaries”, dove ha messo in evidenza come la questione non fosse solo una questione di denaro, ma di principio. Ha descritto come la sua determinazione nel richiedere un trattamento equo sia stata sostenuta da Julie Plec, co-creator dello show, che ha preso in mano la situazione parlando con tutti i soggetti coinvolti. Questo episodio mette in luce l’importanza di avere alleati e sostenitori in un contesto lavorativo spesso difficile.
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