Cary-Hiroyuki Tagawa, star di Mortal Kombat e L’ultimo imperatore, è morto a 73 anni

La perdita di un grande attore giapponese

L’attore giapponese di 75 anni ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema, sia americano che nipponico. La sua carriera è stata caratterizzata da ruoli iconici in film d’azione che hanno catturato l’immaginario collettivo. Questa notizia segna la fine di un’epoca per molti fan e amanti del cinema asiatico, che lo ricordano non solo per il suo talento, ma anche per il contributo che ha dato all’industria cinematografica globale.

A Santa Barbara, giovedì scorso, si è spento Cary-Hiroyuki Tagawa. La sua morte è stata causata da complicazioni legate a un ictus, avvenuto nelle prime ore del mattino. Con la sua scomparsa, Hollywood perde uno degli attori asiatici più prolifici e rispettati, il cui lavoro ha aperto la strada a molti altri talenti orientali nel panorama cinematografico occidentale.

Un’icona del cinema d’azione

La notizia della scomparsa di Tagawa è stata ufficialmente confermata dalla sua famiglia, che era presente al suo fianco in quei momenti difficili. Tra le sue interpretazioni più celebri, i ruoli in Mortal Kombat, L’ultimo imperatore, Memorie di una geisha e la serie L’uomo nell’alto castello sono stati fondamentali per la sua notorietà. Ogni personaggio che ha interpretato ha contribuito a costruire la sua carriera e il suo status di star, permettendogli di essere facilmente riconoscibile dal pubblico di tutto il mondo.

Uno dei personaggi che ha segnato la sua carriera è senza dubbio Shang Tsung, lo stregone delle varie versioni di Mortal Kombat. Questo ruolo è diventato un simbolo anche per i fan del videogioco, e Tagawa ha ripreso il suo personaggio anche come doppiatore nel videogioco Mortal Kombat 11. Inoltre, ha prestato la sua immagine per il videogioco Mortal Kombat: Onslaught del 2023. Tagawa ha elogiato il regista Paul W.S. Anderson, ritenendo che il tempismo del film aveva avuto un impatto significativo sulla popolarità del videogioco stesso.

Un percorso cinematografico versatile

Negli anni ’90, Tagawa ha fatto il suo ingresso in altri progetti cinematografici, tra cui l’adattamento di Tekken, in cui interpretava Heihachi Mishima. Sebbene questo film non abbia riscosso molto successo, la carriera di Tagawa ha decollato grazie a ruoli in pellicole memorabili. Il punto di svolta potrebbe essere considerato la sua interpretazione ne L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, un film che ha vinto l’Oscar al miglior film nel 1987. In questa opera, Tagawa aveva il ruolo dell’autista dell’imperatore, Chang, che gli ha aperto le porte a successivi ingaggi a Hollywood.

Da quel momento in poi, l’attore ha iniziato a lavorare in una serie di film che mescolavano elementi della cultura americana con quelli asiatici. Tra i titoli più significativi ci sono Licenza di uccidere, Sol levante, Pearl Harbor, La neve cade sui cedri, Il pianeta delle scimmie, Elektra, Memorie di una geisha e 47 Ronin. Ha collaborato con alcuni dei più illustri registi del settore, tra cui Philip Kaufman, Tim Burton, Michael Bay, Rob Marshall, Ivan Reitman e John Carpenter, consolidando il suo posto di rilievo nel panorama cinematografico internazionale.

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