Deposito della Perizia sul DNA: Novità nel Caso Garlasco
Durante la puntata del programma “Ore 14” mercoledì 3 dicembre 2025, è emersa una notizia rilevante riguardante le indagini sul delitto di Garlasco. La perita Denise Albani ha ufficialmente depositato la perizia sul DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Questo aggiornamento segna un passo importante nell’inchiesta che vede coinvolto Andrea Sempio, accusato di omicidio. Il presentatore Milo Infante ha affrontato il tema senza risparmiarsi nei commenti, evidenziando l’importanza della nuova scoperta.
Negli ultimi giorni, voci e indiscrezioni avevano già anticipato possibili avanzamenti nelle indagini. La comunicazione del deposito della perizia ha suscitato grande attenzione tra gli appassionati di cronaca nera e gli esperti del settore, ed è attesa con interesse la divulgazione dei dettagli contenuti nel documento. Nonostante alcuni elementi siano già stati resi noti, i particolari specifici rimangono avvolti nel mistero, rendendo questa fase dell’inchiesta cruciale per il futuro del caso.
Le Incertezze Intorno ai Reperti Tecnici
La situazione legata al delitto di Garlasco rimane complessa e piena di punti oscuri. Un aspetto ancora da chiarire riguarda un computer appartenente all’ex procuratore Mario Venditti, attualmente indagato per corruzione in atti giudiziari. Questo dispositivo era stato inizialmente sequestrato per esaminare i suoi legami con il caso, ma è stato successivamente restituito all’autorità di Pavia dalla Procura di Brescia. Venditti sostiene di aver utilizzato il computer per la sua attività professionale, affermando di avere pagato per il suo recupero. Tuttavia, la questione solleva interrogativi legali, come sottolineato dalla giornalista Rita Cavallaro, che avverte sui rischi legati alla detenzione di un bene di cui non si ha effettiva proprietà.
Secondo Luca Fazzo, non è consueto che un magistrato decida di riscattare un dispositivo sequestrato se contiene informazioni sensibili. L’uso personale del computer, senza prima eliminare documenti di carattere riservato, potrebbe configurare una violazione delle normative vigenti. Queste dichiarazioni mettono in luce la delicatezza della situazione e l’importanza della corretta gestione delle prove in un caso di tale portata.
Controversie e Testimonianze sul Delitto
Ulteriore attenzione è stata rivolta alle fotografie scattate all’esterno della casa di Chiara Poggi poco dopo il delitto. Queste immagini, diffuse recentemente dal canale YouTube Bugalalla Crime, mostrano attimi significativi dell’intervento degli inquirenti e ritraggono anche Sempio in varie occasioni. Secondo la sua testimonianza, il giovane avrebbe affermato di essere passato dalla zona più volte, compresa una visita dalla nonna vicina, nonostante la realtà dei fatti sembri essere diversa. Milo Infante non manca di porre in evidenza questa apparente contraddizione, suggerendo che le sue parole possano non coincidere con i fatti.
Inoltre, la psichiatra Sarah Viola ha offerto il suo parere sulla reazione di Sempio, puntualizzando come un comportamento simile a quello descritto non sia usuale in un contesto di emergenza. Le testimonianze accumulate finora rivelano una mancanza di iniziativa da parte di Sempio nel contattare Marco Poggi, amico della vittima, nei momenti immediatamente successivi al delitto. Viola evidenzia che, in una situazione così drammatica, la reazione attesa sarebbe stata quella di cercare assistenza e supporto, piuttosto che rimanere in silenzio.
Richieste di Prove e Nuove Dichiarazioni
Con l’avanzare delle indagini, gli avvocati di Andrea Sempio, Taccia e Cataliotti, hanno lanciato un appello per raccogliere eventuali prove fotografiche che possano confermare la presenza del loro assistito a Vigevano la mattina del delitto. Questa richiesta è fondamentale per sostenere la versione fornita da Sempio e per potenziare la sua difesa contro le accuse che lo vedono coinvolto. Allo stesso tempo, le dichiarazioni di Armando Palmegiani, consulente della difesa, sollevano dubbi sull’affidabilità delle tracce esaminate nella perizia, insinuando che vi sia una campagna per screditarlo, senza però attribuire le impronte a nessun sospettato specifico.
Questa situazione dimostra quanto sia delicato e complesso il procedimento legale, dove ogni dettaglio può influenzare pesantemente l’esito finale. La continua evoluzione del caso Garlasco tiene alta l’attenzione dei media e degli esperti, mentre il pubblico attende con ansia ulteriori sviluppi e chiarimenti su una vicenda che continua a sconvolgere l’opinione pubblica.
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