Mercoledì 17 dicembre si apre un processo che coinvolge Clizia Incorvaia, nota influencer e ex moglie del cantante Francesco Sarcina. Quest’ultimo ha presentato un’accusa riguardante l’utilizzo delle immagini della loro figlia minorenne su piattaforme social per fini pubblicitari, senza aver ricevuto il consenso necessario. La questione è emersa circa un anno fa, quando l’artista delle Vibrazioni ha deciso di fare luce su questa situazione.
Il Caso Delle Immagini Proibite
La vicenda ha suscitato un grande interesse mediatico, con Repubblica che ha ricostruito la storia fino alla decisione della procura di Roma di procedere con un’azione legale, frutto di oltre dodici mesi di indagini avviate a seguito della denuncia di Sarcina. Il documento presentato dalla procura evidenzia almeno cinque occasioni in cui la bambina è comparsa in contesti pubblicitari legati a marchi di abbigliamento e calzature per bambini sui profili social di Clizia Incorvaia. Questo comportamento sarebbe in violazione delle normative sulla privacy dei minori e degli accordi presi al momento della separazione tra i due ex coniugi.
Le informazioni fornite dalla procura sono state rafforzate da un messaggio che Sarcina afferma di aver ricevuto da Incorvaia, in cui dichiarava: “Io la campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc”. Le autorità ritengono che questa frase dimostri come l’influencer fosse consapevole di utilizzare l’immagine della figlia per ottenere un ritorno economico, contribuendo a creare un quadro più complesso della situazione.
Le Dichiarazioni di Clizia Incorvaia
Ad oggi, Clizia Incorvaia, ora sposata con Paolo Ciavarro, non ha rilasciato nuove dichiarazioni ufficiali riguardo a questa controversia, se non alcune affermazioni condivise sui social lo scorso marzo. In un post, ha espresso un forte senso di vergogna per le azioni di chi, a suo dire, cerca di colpire l’altro genitore senza considerare il danno potenziale per il figlio. Ha scritto: “Le parole restano, e feriscono più dei fatti” e ha sottolineato di aver mantenuto il silenzio fino ad ora per proteggere la propria bambina.
Incorvaia ha anche chiarito che condividere momenti della vita quotidiana in modo rispettoso non equivale a sfruttare l’immagine della figlia, bensì rappresenta un tentativo di raccontare una realtà familiare autentica, simile a quanto fanno tante madri nel quotidiano, sia online che offline. La sua posizione sembra voler difendere la normalità della situazione familiare contro le accuse mosse dall’ex marito.
Il Futuro Processuale della Vicenda
Il processo che inizierà il 17 dicembre rappresenta un momento cruciale per entrambe le parti coinvolte. Sarà attraverso questo iter che sarà valutata la validità delle accuse e se le condotte contestate a Clizia Incorvaia costituiscano realmente una violazione degli accordi familiari e delle leggi sulla protezione dei minori. Entrambi i genitori si trovano ora nel difficile compito di navigare nelle acque tumultuose di una battaglia legale che non solo coinvolge gli aspetti giuridici, ma tocca profondamente la sfera personale e familiare.
Mentre il pubblico attende ulteriori sviluppi, l’attenzione resta alta su questa vicenda che mette in luce le delicate dinamiche tra diritti genitoriali, privacy e uso delle immagini sui social media. La decisione finale del tribunale potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Clizia e Francesco, ma anche per la loro figlia, che si trova al centro di questa disputa legale e mediatica.
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