La recente puntata di Ore 14, andata in onda il 1° dicembre 2025, ha portato all’attenzione del pubblico le telefonate tra Andrea Sempio e la Procura di Pavia, che sono ora oggetto di indagine. Le comunicazioni, ritenute sospette da Milo Infante, si concentrano sulla loro frequenza e sul contesto in cui sono avvenute, sollevando interrogativi sull’attendibilità degli scambi.
Il mistero delle telefonate tra Sempio e la Procura
I dettagli delle comunicazioni tra Andrea Sempio e Silvio Sapone, ex capo della Polizia Giudiziaria di Pavia, sono al centro delle analisi condotte dalla trasmissione Ore 14. Durante questa puntata, Infante ha sottolineato come alcune telefonate effettuate nel 2017 stiano suscitando preoccupazioni tra gli investigatori. In particolare, una chiamata avvenuta di sabato ha catturato l’attenzione per la sua durata di cinque minuti, tempo considerato significativo dato il momento in cui è stata effettuata.
Questa serie di contatti ha avuto inizio il 21 gennaio 2027, un sabato mattina, e ha proseguito con ulteriori tentativi di contatto nei giorni successivi. Gli inquirenti hanno registrato otto chiamate senza risposta, di cui quattro provenienti dal cellulare di Sapone e quattro dal numero fisso della Procura. Ciò ha sollevato sospetti riguardo a una possibile trattativa, rendendo Sempio e suo padre coinvolti in questioni legali di notevole gravità, soprattutto considerando l’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi.
L’analisi del contesto ha evidenziato che Sempio aveva da poco appreso della sua indagine, nonostante ci fosse già un indagato in carcere per lo stesso caso, il fidanzato della vittima, Alberto Stasi. La tempestività e la natura di queste comunicazioni pongono interrogativi sull’integrità delle indagini in corso.
Contatti ripetuti e implicazioni legali
Le numerose telefonate senza risposta sono state interpretate dagli esperti come un segnale di anomalia, con Infante che ha fatto notare quanto fosse insolito un tale numero di tentativi per avere un riscontro. Solo nei primissimi minuti di dialogo intercettato, Sempio ha ricevuto ben quattro chiamate, tutte ignorate, portando a riflessioni sulle dinamiche esistenti tra lui e gli agenti coinvolti.
Leonardo Tanga, ex Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Milano, ha commentato la situazione sottolineando che, se le chiamate avvenivano sul cellulare di Sempio, era evidente che ci fosse una certa intenzione di evitare risposte. Tuttavia, dopo aver consultato il suo avvocato, Sempio ha scelto di richiamare Sapone, suggerendo così che vi fosse un argomento rilevante da discutere.
Le conversazioni, quindi, non solo contribuiscono a chiarire il ruolo di Sempio nel caso, ma anche a mettere in luce la pressione che potrebbe esserci stata dall’apparato giudiziario per ottenere informazioni cruciali nel periodo immediatamente antecedente all’interrogatorio del giovane.
Indagini più profonde e foto controverse
Le indagini procedono con attenzione, e il pubblico è curioso di scoprire ulteriori sviluppi. Nella stessa puntata, Infante ha condiviso fotografie recentemente rese pubbliche da una blogger, che ritraggono momenti critici nei giorni successivi all’omicidio di Chiara Poggi. Queste immagini mostrano Sempio e i membri delle forze di polizia in azione, destando reazioni contrastanti e spunti di discussione.
Tra le altre immagini condivise, una mostra Sempio mentre cerca di ottenere informazioni, accanto a suo padre, in un contesto che potrebbe far sorgere domande sulla loro presenza sul luogo del delitto. Nonostante le apparenti incongruenze nella versione dei fatti, la mancanza di un contatto diretto con il padre della vittima resta una delle dinamiche più scrutinabili. Si solleva un interrogativo sulle motivazioni dietro tali scelte comunicative, data la lunga amicizia tra Sempio e Marco Poggi.
L’esperto Luca Fazzo ha messo in luce che le tempistiche delle fotografie possono rivelare elementi significativi per comprendere il comportamento di Sempio durante quei cruciali momenti post-omicidio. I dettagli emersi dalle indagini continuano a mantenere alta l’attenzione pubblica, mentre l’ombra di potenziali corruzioni e manovre legali si fa sempre più forte attorno a questo intricato caso.
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