Carlo Conti si prepara a dirigere due eventi di grande spessore nel panorama musicale italiano, combinando la sua esperienza al “Zecchino d’Oro” e al “Festival di Sanremo”. Mentre il primo si avvicina all’importante edizione numero 68, il conduttore fiorentino condivide le sue riflessioni su entrambe le manifestazioni.
Un evento che celebra i piccoli talenti
Lo “Zecchino d’Oro”, in programma su Rai1 il 28, 29 e 30 novembre, sarà presentato da Carlo Conti nella finale, mentre le prime due serate vedranno alla conduzione Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni. Questo festival canoro, dedicato ai bambini, si distingue per la sua attenzione esclusiva alle canzoni, senza alcun focus sui partecipanti più giovani. Carlo Conti sottolinea come il vero obiettivo sia quello di celebrare la musica e l’allegria, affermando che la vittoria non appartiene solo al brano migliore, ma è condivisa tra tutti i giovani interpreti.
La giuria del festival include venti bambini e diversi ospiti speciali nel corso delle prime puntate. Orietta Berti avrà un ruolo centrale insieme ad altri volti noti della televisione italiana, con presenze come Carolina Rey, Valentina Persia, Giulia Salemi e Rocio Munoz Morales. La finale presenterà una giuria composta da Flavio Insinna, Gabriele Cirilli e Vincenzo Schettini. L’immancabile Topo Gigio sarà presente come ospite fisso per tutte le puntate, aggiungendo un tocco di nostalgia e affetto per il pubblico.
I ricordi di un’icona musicale
Il direttore artistico rivela che i suoi ricordi legati allo “Zecchino d’Oro” sono fortemente legati all’infanzia, caratterizzati da una visione nostalgica in bianco e nero. Tra le canzoni che hanno segnato la sua giovinezza c’è “Popoff”, emblema di uno spettacolo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli italiani. Conti è certo che questa rassegna musicale rappresenti un patrimonio culturale condiviso, un legame che oltrepassa generazioni.
L’attrazione di artisti di fama nazionale verso il festival è evidente. Ogni anno, nomi illustri come Giuliano Sangiorgi, Mogol, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Pino Daniele, Enrico Ruggeri e molti altri contribuiscono a creare un repertorio di canzoni che affrontano temi significativi per i più giovani. Carlo Conti evidenzia come questi grandi nomi si sentano ispirati a scrivere per i bambini, cercando di esprimere messaggi importanti attraverso testi semplici.
L’incontro tra tradizione e modernità
Quest’anno, 14 canzoni saranno interpretate da 20 talentuosi bambini provenienti da 10 diverse regioni italiane, quali Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. Come tradizione, i piccoli artisti saranno accompagnati dal Coro dell’Antoniano, garantendo un’atmosfera festosa e coinvolgente. I brani verranno raccolti in una compilation che sarà distribuita da Sony Music, offrendo così ai fan l’opportunità di portare a casa la magia dello Zecchino.
Conti rimarca l’importanza di mantenere viva la tradizione musicale italiana, ritendendo essenziale il rinnovamento continuo della rassegna. Grazie a questo approccio, lo “Zecchino d’Oro” non solo celebra la musica, ma educa anche i più giovani a un valore collettivo, unendo generazioni attraverso le melodie che accompagneranno i loro ricordi futuri.
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