Le polemiche intorno a Michele Guardì
Il mondo della televisione italiana è stato scosso da un recente episodio che ha visto protagonista Michele Guardì, storico regista e autore Rai. Durante una diretta del programma “I Fatti Vostri” su Rai 2, Guardì ha avuto una discussione accesa con l’arredatrice del programma, portando a una situazione di tensione evidente sia per il pubblico che per i conduttori.
A distanza di qualche giorno da questo evento, la FISTel CISL, federazione sindacale della Cisl che rappresenta i lavoratori del settore informativo e dello spettacolo, ha diramato un comunicato in cui esprime preoccupazione per il comportamento di Guardì. Nella nota, si sottolinea come le sue azioni stiano creando disagio e confusione all’interno dello staff lavorativo. Le parole utilizzate nel comunicato rivelano una frustrazione crescente nei confronti di un professionista che, secondo quanto affermato, non riesce più a gestire il proprio ruolo in maniera costruttiva.
Il contenuto del comunicato di FISTel CISL
Il comunicato, intitolato “Guardì… Game Over!”, è stato pubblicato su X dal giornalista Giuseppe Candela. Esso apre con una critica diretta al noto regista, mettendo in evidenza come un professionista di lunga carriera, qual è Guardì, non solo non apporti più valore creativo, ma contribuisca a creare ambienti di lavoro problematici. Si fa riferimento specifico alle situazioni di disagio vissute dai membri del team fin dall’inizio della stagione televisiva, documentando episodi di conflitto e malessere.
Uno dei punti salienti del comunicato riguarda l’implementazione del cosiddetto “Polo regia”, volto a restituire maggiore autonomia ai registi interni di Rai. Guardì, secondo il documento, ha continuato a influenzare negativamente il lavoro del nuovo regista, creando scompiglio e interferendo direttamente nella gestione delle riprese. Descrizioni dettagliate di situazioni in cui ha spostato telecamere a mano o interferito con gli strumenti tecnici condividono un quadro preciso di un clima di lavoro teso e disfunzionale.
Tensioni nel programma e richiami in diretta
Il comunicato di FISTel CISL menziona eventi specifici, tra cui l’episodio del 20 novembre, in cui Guardì ha richiamato in diretta l’arredatrice, creando un’atmosfera di nervosismo non solo per la diretta, ma anche per i presentatori Flavio Montrucchio e Anna Falchi. Questi ultimi, quotidianamente coinvolti nella gestione delle dinamiche del programma, si trovano costretti a fare i conti con un “terzo conduttore” non ufficiale e ingombrante, che interferisce nel loro lavoro e mette a rischio la serenità dello studio.
Il sindacato ha evidenziato come questo tipo di comportamenti non siano nuovi, ma abbiano assunto proporzioni più gravi, poiché ora sono visibili al grande pubblico. La mancanza di rispetto e le frasi aggressive rivolte ai collaboratori avrebbero generato un clima di paura e disagio, che potrebbe compromettere la qualità del lavoro di tutti gli operatori coinvolti.
La richiesta di cambiamento e la chiusura della nota
La FISTel CISL conclude la propria comunicazione con una chiara richiesta ai vertici aziendali. Si sottolinea che tali condotte, ormai considerate inaccettabili, necessitano di un intervento immediato per tutelare i professionisti all’interno dell’azienda. La nota termina suggerendo che, dopo oltre trentacinque anni di carriera, sarebbe opportuno per Guardì considerare un passo indietro e lasciare spazio a nuove figure nel panorama televisivo.
Il firmano dialogo tra esperienza e innovazione sembra essere cruciale per il rinnovamento della programmazione e per il ripristino di un ambiente di lavoro sereno. La chiamata all’armonia e al rispetto professionale appare quindi come un passo fondamentale per rimediare alle tensioni emerse negli ultimi tempi, e per garantire un futuro migliore alla televisione italiana.
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