Juliette Binoche racconta perché ha rifiutato tre volte la regia di Spielberg, da Jurassic Park a Schindler’s List

Juliette Binoche ha fatto il suo ingresso al TFF43, il festival del cinema di Torino, dove ha ricevuto la prestigiosa Stella della Mole. Durante questo evento, l’attrice e regista ha presentato il suo debutto alla regia con “In-I in Motion”, un documentario che esplora la sua collaborazione con il ballerino Akram Khan per lo spettacolo “In-I”, andato in scena nel 2007. Questo progetto rappresenta una tappa significativa per entrambi gli artisti, che hanno messo da parte le loro carriere per intraprendere un percorso di sperimentazione creativa. Binoche ha descritto il lavoro come frutto di una profonda improvvisazione, che permette di indagare i rapporti tra la recitazione e il movimento.

Il futuro da regista di Juliette Binoche

Binoche ha condiviso le sue aspirazioni riguardanti la regia, esprimendo il desiderio di realizzare opere di finzione. Si sente pronta per affrontare questa nuova avventura, abbandonando il ruolo di attrice per immergersi totalmente nella creazione di storie cinematografiche. Ha anche chiarito alcune delle dichiarazioni attribuitele, in particolare quelle relative ai ruoli offerti da Steven Spielberg. La prima volta che declinò un’opportunità fu per dedicarsi alle riprese de “Gli amanti del Pont-Neuf”. Successivamente, rifiutò la proposta di “Jurassic Park” per rispondere alla chiamata di Kieslowski per “Tre colori – Film blu”. Infine, rifiutò di interpretare il ruolo di una donna in “Schindler’s List” mentre era incinta, ritenendo inappropriato dover affrontare scene di violenza e maltrattamenti in quel periodo della sua vita.

Diritti delle donne e riflessioni sul potere femminile

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Binoche è stata invitata a condividere le sue opinioni su questa tematica. Ha sottolineato la necessità di comprendere il potere non solo come qualcosa di esterno, ma piuttosto come una forza intrinseca nelle donne stesse. Tuttavia, ha riconosciuto che molte donne continuano a nutrire l’idea di doversi affidare a figure maschili, vedendo in esse una sorta di protezione grazie alla loro forza fisica. Binoche ha rimarcato come questa concezione sia un’illusione e ha lodato le nuove generazioni, che sembrano avere una visione più avanzata rispetto a quella tradizionale.

Juliette Binoche racconta perché ha rifiutato tre volte la regia di Spielberg, da Jurassic Park a Schindler’s List

L’attrice ha anche voluto mettere in luce come la violenza possa manifestarsi nelle dinamiche domestiche, talvolta anche attraverso comportamenti minori che possono essere insidiosi e devastanti. Ha ribadito l’importanza per ogni donna di opporsi attivamente a qualsiasi forma di abuso, sottolineando che anche piccoli gesti possono avere un impatto significativo. La lotta per i diritti e la dignità delle donne richiede determinazione e coraggio, affinché si possa finalmente giungere a un cambiamento duraturo nella società.

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