Filippo Magnini racconta il dolore vissuto: tre anni di lacrime per chi non credeva in lui

Filippo Magnini, celebre nuotatore italiano, è stato ospite della puntata di martedì 25 novembre del programma condotto da Francesca Fagnani, “Belve”. Nel corso dell’intervista, ha condiviso dettagli rivelatori sulla sua carriera sportiva, le sfide personali e il suo rapporto con i media.

Un lupo solitario e il suo soprannome

Durante la conversazione, Filippo ha espresso la sua visione riguardo al soprannome di “re magno”, sottolineando che, sebbene possa essere corretto nel contesto delle competizioni, nella vita quotidiana preferisce una certa tranquillità. Si è descritto come un “Cavaliere Nero”, affermando con orgoglio che nessuno è riuscito a fermarlo, anche se ammette di essere stato “piegato” in alcune occasioni da situazioni stressanti. La Fagnani ha ricordato i successi di Magnini, evidenziando il suo carisma e il modo teatrale con cui festeggiava i traguardi raggiunti, sottolineando quanto per lui il mondo dello sport fosse anche uno spettacolo.

Magnini si è mostrato fiducioso affermando di non sentirsi inferiore a nessuno. Ha ripetuto che ogni atleta deve approcciarsi alle competizioni con una mentalità vincente, senza mai considerarsi secondo. Tuttavia, ha anche ammesso che, con l’avanzare dell’età, indossare il costume da bagno con la stessa disinvoltura di un tempo è diventato più difficile. Un momento divertente è emerso quando Fagnani gli ha chiesto di nominare tre nuotatori più affascinanti di lui; Magnini ha risposto con umiltà, ridacchiando.

Filippo Magnini racconta il dolore vissuto: tre anni di lacrime per chi non credeva in lui

Critiche e opportunità televisive

Riflettendo sulle critiche ricevute nel corso della sua carriera, Magnini ha spiegato che alcune affermazioni lo fanno arrabbiare, specialmente quando espressive in modo inappropriato. Ha parlato dell’importanza di capitalizzare la propria notorietà una volta terminata la carriera sportiva, spiegando che il nuoto non offre garanzie economiche durature. Pur essendo grato per la visibilità ottenuta attraverso la televisione, ha ammesso di avere perso un po’ della sua identità legata al nuoto.

Quando Francesca ha cercato di capire meglio il suo modo di affrontare le sfide mediatiche, Magnini ha delineato un rodato senso di lealtà verso coloro che lo conoscono bene, ma ha anche riconosciuto di poter essere talvolta difficile da gestire. Ha condiviso un lato vulnerabile di sé, dicendo di essere emotivo e capace di piangere facilmente, sia per canzoni che per momenti di vita quotidiana, come lasciare la figlia a scuola.

Il peso dell’incolumità e le accuse di doping

Uno dei temi più delicati affrontati nell’intervista è stata la questione del doping, un’accusa che ha pesato sulla sua carriera fino alla sua assoluzione nel 2020. Magnini ha condiviso che questa situazione è stata estremamente dolorosa e ha lasciato segni profondi nei suoi anni di vita. Questi tre anni sono stati difficili, ma allo stesso tempo hanno rappresentato un periodo di crescita personale grazie all’incontro con sua moglie. Ha messo in evidenza come le accuse abbiano minato tutto ciò che aveva costruito nel corso della sua carriera.

La Fagnani gli ha chiesto perché non avesse denunciato più attivamente le falsità nei suoi confronti. Magnini ha risposto che ha seguito il consiglio del suo avvocato, secondo cui ci sono momenti in cui è più saggio mantenere un profilo basso. Ha rivelato di sentirsi come una vittima in un gioco più grande, dove le sue difficoltà erano servite a nascondere altre realtà nel mondo dello sport.

Vita privata e relazioni passate

L’intervista ha toccato anche la vita personale di Magnini, incluse le sue relazioni passate, in particolare quella con Federica Pellegrini. Ha descritto il loro legame come “travagliato”, ammettendo che ci sono state mancanze di rispetto reciproco. Ha riconosciuto le difficoltà di essere sotto i riflettori e di condividere spazi pubblici con un ex partner.

Filippo ha anche parlato del suo matrimonio attuale, descrivendo Giorgia come una persona che lo motiva e supporta. Le parole di Magnini hanno rivelato la sua vulnerabilità, ammettendo di aver commesso errori in passato ma sottolineando che quando queste cose accadono, è spesso perché la relazione non è più sana.

Con emozione, ha condiviso il desiderio di mantenere vivo il ricordo dei suoi nonni, affermando che riportarli indietro sarebbe l’unico modo per fargli conoscere la famiglia che ha creato. Questo desiderio di connessione familiare riflette una parte di lui che si è evoluta oltre la notorietà sportiva verso una vita ricca di significato e affetti.

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