Carnival: At The End of Days non si girerà in Italia senza tax credit, Terry Gilliam spiega il perché

La voce di Terry Gilliam al Torino Film Festival

Terry Gilliam è tornato a parlare della sua recente esperienza al Torino Film Festival, dove ha affrontato la questione della cancellazione del suo nuovo film. Questo progetto avrebbe visto Johnny Depp nei panni di un personaggio intrigante, ma gli ostacoli finanziari hanno costretto il regista a interrompere lo sviluppo. Durante l’evento, Gilliam ha ricevuto il Premio Stella della Mole e ha introdotto una proiezione speciale della sua opera cult, “Paura e delirio a Las Vegas”.

I problemi di produzione di Carnival at the End of the Days

Il nuovo progetto di Gilliam, intitolato “Carnival at the End of the Days”, puntava a esplorare una narrazione audace, in cui Depp interpretava Satana con l’obiettivo di salvare l’umanità da una divinità distruttiva. Tuttavia, il regista ha dovuto affrontare sfide significative per reperire i fondi necessari alla realizzazione del film. Durante le sue dichiarazioni, ha evidenziato l’importanza del tax credit, che in passato avrebbe garantito il 40% di supporto economico, un aiuto fondamentale ora scomparso. La mancanza di questi incentivi ha pesato pesantemente sulla decisione di girare in Italia.

Il legame di Gilliam con l’Italia e la tristezza per l’interruzione

Gilliam ha espresso la sua amarezza riguardo all’impossibilità di girare nel paese che ama. Nonostante possieda una casa in Umbria, il regista ha rivelato di essere deluso dalla diminuzione degli incentivi statali, sottolineando la sua lunga storia di frequentazione dell’Italia. La sua intenzione di girare nuovamente a Cinecittà è stata profondamente influenzata dalla nuova realtà economica. Secondo Gilliam, la decurtazione dei fondi potrebbe portare a una diminuzione delle produzioni cinematografiche nel paese, un fatto che ha colpito duramente il regista.

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La perseveranza di Terry Gilliam nella ricerca di finanziamenti

Nonostante le difficoltà incontrate, Gilliam non si arrende e continua attivamente a cercare supporto finanziario per il suo progetto. Ha dichiarato che Johnny Depp è ancora pronto a iniziare le riprese e che la sua pazienza lo spinge a non accantonare l’idea originale. Il regista ha riconosciuto che la situazione politica attuale, con figure come Donald Trump, ha complicato ulteriormente le cose, rendendo difficile la ricerca di investimenti. La determinazione di Gilliam rimane evidente, mentre continua a inseguire il sogno di dare vita alla sua visione cinematografica.

Uno sguardo ironico sulla concorrenza nel settore

Infine, Gilliam ha offerto una nota di ironia riguardo a un collega che sta realizzando un altro progetto a Cinecittà. Si tratta di Mel Gibson, impegnato nella lavorazione de “La Resurrezione di Cristo”. Gilliam ha scherzato sul fatto che Gibson sta creando un’intensa rappresentazione religiosa, accentuando l’ironia della situazione. Con una battuta, ha descritto come Gibson presenterà una versione di Cristo mai vista prima, immaginando scene drammatiche che si svolgeranno in diverse località italiane. Questa osservazione ha aggiunto un tocco di leggerezza a un discorso altrimenti gravoso sulla propria situazione cinematografica.

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