Riflessioni di Michele Morrone sull’intervista a Belve
Michele Morrone, attore di fama internazionale, è tornato a parlare della sua celebre intervista a Belve, esprimendo il desiderio di modificarne alcuni aspetti. In quella occasione, Morrone aveva affermato che, tra gli attori italiani, l’unico a superarlo in bravura era Alessandro Borghi. Tuttavia, nel corso di un’intervista successiva con Vanity Fair, ha rivelato di aver riflettuto su quelle parole e di volere un approccio differente per il futuro. La crescita professionale e l’esperienza accumulata lo hanno portato a una nuova consapevolezza riguardo alle sue dichiarazioni passate.
Nell’ambito del festival Stories, Morrone ha spiegato che, se avesse l’opportunità di ripetere l’intervista, sceglierebbe di mantenere un tono meno ironico. Infatti, ora non si considera più l’attore italiano di maggior successo a Hollywood e ha affermato: “Non voglio più rispondere a queste domande. Dopo Belve, mi sembra di aver fatto un disastro.” Questa presa di coscienza dimostra come la carriera di Morrone stia evolvendo e come l’attore stia cercando di affrontare le sue esperienze con maggiore serietà.
Un futuro incerto per Sanremo
In merito alla possibilità di partecipare a Sanremo, Morrone ha dichiarato di avere anche una carriera musicale, ma ha mostrato una certa reticenza nel pronunciarsi al riguardo. Ha esposto la sua paura di fare una dichiarazione definitiva, dicendo: “Se facessi Sanremo 2026? Ho paura a rispondere.” Tuttavia, ha aggiunto che potrebbe valutare l’offerta se dovesse presentarsi, riconoscendo che il palcoscenico dell’Ariston è un’importante opportunità. Il suo atteggiamento riflette un equilibrio tra la volontà di esplorare nuovi orizzonti artistici e la cautela nell’affrontare le sfide del mondo dello spettacolo.
Un’esperienza indimenticabile al fianco di icone del cinema
Durante l’evento di Vanity Fair, Michele Morrone ha condiviso la sua esperienza sul set con due leggende del cinema, Al Pacino e Anthony Hopkins. Riconoscendo che all’inizio della sua carriera ha accettato ruoli principalmente per motivi economici, adesso ha raggiunto un livello tale da poter scegliere i progetti a cui vuole dedicarsi. In particolare, nel film Maserati, ha interpretato il fondatore dell’azienda, un ruolo che gli ha permesso di esprimere emozioni e riflessioni significative. Lavorare con attori così rinomati ha rappresentato un’importante lezione per Morrone, che ha raccontato di come fosse nervoso prima delle riprese: “Ero lì impanicato, tremavo come una foglia.” Tuttavia, la leggerezza e l’entusiasmo di Al Pacino hanno insegnato a Morrone quanto sia fondamentale divertirsi nel proprio lavoro.
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