Ornella Vanoni, una delle icone della musica italiana, ha lasciato un vuoto incolmabile con la sua scomparsa avvenuta a 91 anni a causa di un arresto cardiocircolatorio. La sua morte, avvenuta nella sua casa a Milano, è stata raccontata da Mario Lavezzi, produttore e amico di lunga data, che ha condiviso i dettagli degli ultimi momenti di vita della diva sul palco dei SIAE Music Awards.
Gli ultimi momenti della grande artista
Venerdì 21 novembre, Ornella Vanoni si trovava nella sua abitazione milanese quando ha avuto l’ultima cena prima dell’improvviso evento fatale. Lavezzi ha rivelato che la cantante stava bene e aveva programmato di partecipare a un’apparizione televisiva il giorno successivo. Dopo aver cenato, si è sistemata sulla poltrona per guardare la televisione e ha chiesto alla sua assistente di portarle un gelato, un momento semplice ma domestico che caratterizzava la tranquillità della sua serata. Purtroppo, quando l’assistente è tornata in sala, ha trovato la Vanoni priva di sensi.
Lavezzi ha descritto il momento con profonda emozione, sottolineando come Ornella avesse desiderato andarsene in quel modo, in un apparente stato di serenità, coccolata dal calore della sua casa. Le sue parole sono state un tributo a una donna che ha vissuto la sua vita con passione, lasciando un’eredità musicale ineguagliabile.
Riflessioni sull’ultima telefonata
Maurizio Porro, un altro dei suoi cari amici, ha ricordato l’ultima conversazione avuta con la cantante, in cui lei si era aperta riguardo ai suoi problemi di salute. Durante quella telefonata, Ornella aveva espresso la sua preoccupazione per un dolore alla schiena, descrivendolo come persistente e fastidioso. Nonostante il malessere, però, la diva mostrava una certa fiducia nel futuro, annunciando di avere in programma di recarsi in una clinica rinomata per ricevere le cure necessarie.
Questa testimonianza ha rivelato il lato più umano della Vanoni, una persona che, nonostante le difficoltà fisiche, manteneva il proprio spirito combattivo. Ha raccontato di aver trascorso l’estate tra ospedali e cliniche per affrontare uno scompenso cardiaco, non lasciandosi mai sopraffare dalla situazione. Le sue parole riflettono non solo una difficile realtà, ma anche un’incredibile forza d’animo.
Il saluto della città e la commemorazione
La notizia della scomparsa di Ornella ha colpito profondamente il mondo della musica e i suoi numerosi fan. La camera ardente è stata allestita presso il Piccolo Teatro di Milano per permettere ai cittadini di rendere omaggio a una grande artista. I visitatori potranno farlo domenica dalle 10 alle 14, e lunedì dalle 10 alle 13. I funerali, invece, si svolgeranno nel pomeriggio di lunedì alle 15 presso la chiesa di San Marco, nel suggestivo quartiere di Brera.
Questi momenti di commemorazione sottolineano quanto Ornella Vanoni sia stata amata e rispettata non solo come artista, ma anche come persona. La sua carriera, durata oltre sei decenni, è stata segnata da successi straordinari e da una straordinaria capacità di connettersi con il pubblico. La sua musica continuerà a risuonare nel cuore di chi l’ha seguita nel corso degli anni, mantenendo viva la sua memoria.
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