Boris Becker ha recentemente condiviso il suo viaggio personale e professionale durante un’intervista a Verissimo, condotto da Silvia Toffanin. Il celebre ex tennista tedesco ha affrontato temi di grande profonditĂ , alternando momenti di ironia a riflessioni piĂą serie, in un racconto che mette in luce le sue esperienze dopo un periodo difficile trascorso in carcere.
Il ritorno alla vita dopo il carcere
Nell’intervista, Becker ha descritto il suo anno particolarmente tormentato, culminato con una condanna nel Regno Unito per reati legati alla sua bancarotta personale. Dopo aver trascorso otto mesi dietro le sbarre, l’ex numero uno del tennis mondiale ha parlato di come questa esperienza gli abbia fatto perdere parte della sua identitĂ di uomo e sportivo. La sensazione di impotenza è stata opprimente; come ha affermato, “Non ero piĂą Boris Becker, ero solo un numero di serie”.
Becker ha narrato la solitudine e la paura che hanno accompagnato il suo primo giorno in prigione, descrivendo il caos dei rumori e delle urla che hanno segnato la sua notte d’esordio in quella nuova realtà . Ha anche rivelato di aver affrontato situazioni critiche, dove la sua vita è stata messa a rischio, ma fortunatamente è riuscito ad avere il supporto di alcune guardie, evitando così il peggio. Queste esperienze traumatiche lo hanno segnato profondamente, ma al contempo hanno aperto la strada a una nuova fase della sua vita.
Dopo la scarcerazione, Becker ha trovato conforto e supporto nella comunità del tennis, che lo ha accolto nuovamente, consentendogli di riscoprire un ruolo significativo all’interno dello sport. Attualmente lavora come commentatore, e nonostante la distanza dal campo, continua a sentirsi parte integrante del mondo del tennis.
Boris Becker parla di Jannik Sinner
Durante l’intervista, quando Toffanin gli ha chiesto chi considerasse il suo ideale erede nel tennis, Becker ha immediatamente menzionato Jannik Sinner. Con un sorriso, ha sottolineato come entrambi condividano alcune caratteristiche fisiche, tra cui i capelli rossi e la pelle chiara. Questo confronto scherzoso ha attirato l’attenzione del pubblico, in particolare quando Becker ha fatto riferimento all’affascinante Laila Hasanovic, la compagna di Sinner, dicendo che anche a lui piacciono “le donne bellissime”.
La stima di Becker nei confronti del giovane tennista è evidente. Riconosce in Sinner un talento che porta con sé una scintilla simile alla sua, confermando la capacità del giovane di affrontare le sfide del circuito. Becker ha spiegato che, pur avendo chiuso una fase della sua carriera come allenatore di giocatori di alto livello, rimane attivamente coinvolto con le nuove generazioni di tennisti.
La presenza della moglie, Lilian de Carvalho Monteiro, nel programma ha aggiunto un ulteriore strato alla narrazione. Lei, visibilmente felice e in attesa del loro bambino, ha raccontato della decisione di rimanere accanto a Becker nonostante le avversitĂ , dimostrando un amore profondo che risale a prima dei problemi legali affrontati da lui.
Le parole di Becker e le sue osservazioni sulla vita, sull’amore e sul tennis offrono uno spaccato di rinascita e speranza, un messaggio di resilienza che potrebbe ispirare molti.
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