Nino Buonocore racconta la sua generazione e il potere trasformativo della musica rock, dai Police in poi

Nino Buonocore, artista napoletano con un variegato percorso musicale, torna alla ribalta dopo una pausa di dodici anni. Il suo nuovo progetto discografico, intitolato “Misla”, acronimo di “Mettiamo in salvo l’amore”, rappresenta non solo un manifesto della sua visione artistica ma anche un’opportunità per affrontare temi cruciali legati all’affettività e ai sentimenti.

Il ritorno di un maestro della musica

Dopo un lungo periodo in cui si è dedicato a concerti dal vivo, Nino Buonocore si prepara a presentare un album che segna un’importante ripresa nel suo percorso musicale. A 67 anni, il cantautore ha scelto di rompere il silenzio creativo per dare voce ai suoi pensieri e alle sue emozioni, in un contesto sociale che percepisce come sfidante. In molti casi la musica si fa eco della società e dell’epoca in cui vive, e Buonocore intende utilizzare le sue canzoni come strumento di riflessione e dialogo, specialmente nei contesti educativi.

Buonocore ha dimostrato di sapersi distaccare dagli schemi imposti dall’industria musicale, rimanendo fedele alla sua artistica integrità. “Il tempo è irrilevante”, afferma, evidenziando come per lui ciò che conta sia la reazione agli stimoli esterni e la volontà di affrontare nuove sfide. Questo approccio lo spinge a voler tornare a interrogarsi sulla realtà contemporanea e sul sentimento collettivo di scoramento e rassegnazione, nel tentativo di accendere un dibattito su temi rilevanti per la società moderna.

Nino Buonocore racconta la sua generazione e il potere trasformativo della musica rock, dai Police in poi

Le tematiche del nuovo album

Il disco “Misla” offre una panoramica di undici brani ricchi di emozioni e messaggi significativi. Ogni canzone si propone di esplorare argomenti quali sentimenti, diritti, fragilità e valori, ponendo l’accento su pregiudizi e indifferenza. Questi aspetti fanno parte del codice quotidiano dell’umanità, elementi con i quali Buonocore si identifica profondamente.

Musicalmente, il percorso intrapreso in questo lavoro si orienta verso il jazz e verso sonorità latino-americane, con un particolare omaggio alla bossanova. Pur mantenendo alcune ballad che rappresentano un marchio di fabbrica per il cantautore, la sua ricerca musicale si concentra su espressioni più minimaliste e contaminazioni, piuttosto che su stili definiti come pop. La sua arte, dunque, supera le etichette e mira a una forma di espressione unica e irripetibile.

Un’artista che evolve nel tempo

Con quasi cinquant’anni di carriera alle spalle, Nino Buonocore riflette sul suo sviluppo personale e artistico. Si definisce oggi più critico rispetto al passato e dedica sempre maggiore tempo a scrivere per sé stesso, senza cercare necessariamente di piacere a tutti. La felicità derivante dall’essere compreso da un pubblico che lo segue è un aspetto importante per lui, soprattutto considerando la presenza crescente di giovani ascoltatori che riscoprono una musica autentica e ricca di armonie.

Nella sua visione, Buonocore critica il predominio del suono sui contenuti nella musica contemporanea. Secondo lui, generi come il rap hanno perso la loro potenza espressiva, riducendosi a forme di intrattenimento superficiali. Anche il rock ha vissuto un cambiamento e, per il cantautore, gli ultimi rappresentanti degni di nota sono stati i Police. Questo panorama musicale lo spinge a continuare la sua ricerca di autenticità e a offrire un’alternativa a chi cerca qualcosa di più profondo nelle canzoni.

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