Nella puntata di “Ore 14” del 20 novembre 2025, si è discusso un tema scottante: il caso di Garlasco e le recenti evoluzioni che riguardano le indagini sul delitto. La trasmissione ha ospitato l’avvocato Liborio Cataliotti, legale di Andrea Sempio, attualmente coinvolto in questa controversia legale. Ci si avvicina alla scadenza dell’incidente probatorio, fissato per il 18 dicembre, mentre il clima intorno all’indagine si fa sempre più teso.
Le ultime novità dalle indagini sul delitto di Garlasco
In questo contesto, Andrea Sempio, che è stato indagato per concorso in omicidio per la terza volta dopo due archiviazioni, ha partecipato a programmi televisivi condotti da Bruno Vespa. Durante queste apparizioni, Sempio ha cercato di difendere la propria innocenza, nonostante le riserve espresse da parte dell’opinione pubblica.
Oggi, a Roma, è stato organizzato un incontro tra Sempio e il suo team legale per discutere strategie future. Sono stati approfonditi gli aspetti della scena del crimine e come le evidenze possano essere interpretate in vista delle prossime mosse da compiere. È chiaro che l’attenzione è focalizzata sulle immagini e sulle prove raccolte dagli inquirenti nel 2007, poco dopo il delitto.
Il ruolo dell’avvocato di Sempio e le nuove strategie difensive
Liborio Cataliotti, subentrato a Massimo Lovati nella difesa di Sempio, ha illustrato i motivi dell’incontro odierno. Tra i punti trattati, vi è stata una disamina delle immagini della scena del crimine e delle modalità di ricostruzione della dinamica dell’omicidio. Il legale ha sottolineato come la loro posizione sia diversa rispetto a quella dei RIS di Cagliari, invocando l’importanza di un’analisi accurata e di una prospettiva alternativa.
Durante il vertice, è emerso anche il dibattuto ‘impronta 33’, attribuita all’indagato ma non inclusa nell’incidente probatorio. Cataliotti ha espresso dubbi sulla provenienza di tale impronta, suggerendo addirittura l’ipotesi di una sovraimpronta, cioè di una traccia che può essere influenzata da altre impronte circostanti. Inoltre, il legale ha deciso di mantenere riservata la questione dello scontrino, documento che dovrebbe provare l’alibi di Sempio per la mattina del delitto.
Le opinioni degli esperti sul caso e i possibili sviluppi
Milo Infante ha messo in evidenza l’importanza di questa nuova fase d’analisi da parte del team difensivo, ritenendo legittimo approfondire ulteriormente la scena del crimine. Roberta Bruzzone ha aggiunto che se emergesse una ricostruzione alternativa, ciò potrebbe fornire strumenti utili per contestare la narrazione corrente.
Attualmente, i consulenti della dottoressa Cattaneo stanno esaminando se le suole delle scarpe possano essere utilizzate per numeri diversi, un aspetto cruciale nel determinare eventuali collegamenti tra i sospettati e il delitto. Tuttavia, la difesa ha cambiato approccio, abbandonando l’idea di un sicario per indicare apertamente Alberto Stasi come potenziale responsabile.
L’avvocato Mattia Grassani ha ricordato che la prova chiave potrebbe essere proprio l’impronta trovata in casa, sottolineando che non ci sono elementi definitivi contro Sempio. Se quest’ultimo supera i test relativi alla scarpa, la situazione torna a essere incerta. Utilizzare un alibi sembra non confermare automaticamente la colpevolezza, creando una complessità ulteriore in questo intricato scenario giudiziario.
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