Il documentario che racconta un legame profondo
Il filmato intitolato “Nino. 18 giorni” è un’opera di Toni D’Angelo che si addentra nella vita personale e nell’universo musicale di suo padre, NINO D’ANGELO. Questo documentario rappresenta un’occasione per esplorare la storia di un artista che ha segnato un’epoca e ha avuto un impatto significativo sulla cultura napoletana.
NINO D’ANGELO non è solo un cantante; è una figura simbolica per la città di Napoli. Il suo iconico caschetto biondo e il suo stile inconfondibile hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, specialmente negli anni ’80. La pellicola, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia e distribuita nelle sale da Nexo Studios, si propone di rivelare il lato più umano e personale di quest’artista attraverso gli occhi del figlio.
Un viaggio tra ricordi e emozioni
Toni D’Angelo utilizza un arco narrativo affascinante, concentrandosi su un periodo specifico della vita di NINO D’ANGELO: i diciotto giorni trascorsi in trasferta a Palermo per lavorare sulla sua prima sceneggiata. Questo momento cruciale quasi ha ritardato l’incontro tra padre e figlio, ma ha anche fornito a Toni l’opportunità di riflettere sull’eredità artistica del padre.
Il documentario riesce a bilanciare abilmente il passaggio tra la narrativa biografica e quella artistica. Si parte dai luoghi dell’infanzia di NINO D’ANGELO, come San Pietro a Patierno e Casoria, per poi attraversare le tappe significative della sua carriera. Ogni luogo visitato suscita ricordi che tessono insieme il racconto di un’esistenza dedicata alla musica e al cinema.
Le sfide della vita e l’arte di raccontare
Toni D’Angelo offre uno sguardo autentico sulla vita del padre, evidenziando i successi e le difficoltà che NINO D’ANGELO ha affrontato. Le parole del padre si intrecciano con aneddoti personali e momenti di gioia e tristezza, rendendo il racconto particolarmente toccante. La perdita dei genitori e i periodi di depressione sono affrontati senza reticenze, rivelando la vulnerabilità dell’uomo dietro la figura pubblica.
Il film non si limita a descrivere la carriera di NINO D’ANGELO, ma mette in luce la profondità della persona che si cela dietro l’artista. Esplorando la relazione tra padre e figlio, la pellicola crea un ponte emotivo che consente agli spettatori di comprendere meglio la ricchezza della vita di NINO D’ANGELO e il contesto sociale e culturale della Napoli in cui è cresciuto.
Un ritratto intimo e autentico
Attraverso dettagli vividi e ricordi condivisi, il documentario offre uno spaccato autentico di quel periodo storico e della cultura partenopea. “Nino. 18 giorni” emerge quindi come un’esperienza visiva e emotiva che permette al pubblico di entrare in contatto con le sfide e le vittorie di un uomo che ha dedicato la sua vita all’arte e alla sua città. In questo modo, il film si conferma come un tributo sentito e profondo a un artista che continua a risuonare nei cuori dei suoi fan.
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