Il film che non mantiene le promesse natalizie
Il film proposto da Netflix si pone come una storia romantica ambientata in un contesto festivo, ma fallisce nel suo intento di rimanere leggero e coinvolgente. Nonostante sia presentato come una commedia romantica, il racconto si allunga eccessivamente, trasformandosi in una narrazione che pare non avere fine.
La trama ruota attorno al primo incontro tra i protagonisti, Dave e Nell, avvenuto dieci anni fa, e viene raccontata in modo episodico. Il racconto si dipana attraverso una serie di flashback narrati dai due personaggi a Chris, il fidanzato della figlia di Dave, Joanna, che è arrivato a casa in anticipo per conoscere i futuri suoceri. La struttura narrativa potrebbe sembrare interessante, ma si rivela confusa e poco convincente, compromettendo così l’esperienza dello spettatore.
Un racconto che si perde nei dettagli
Anche se l’idea di presentare una storia dentro un’altra storia è accattivante, il film non riesce a realizzarla in modo coerente. Le transizioni tra presente e passato risultano poco curate, con personaggi che non sembrano invecchiare nonostante il tempo trascorso tra gli eventi. Questa mancanza di coerenza temporale riduce notevolmente la credibilità della narrazione.
Inoltre, il film fa affidamento su pochi elementi visivi, come qualche ciocca bianca sui capelli di Dave, per segnare il passaggio nel tempo, senza curarsi di rendere queste transizioni più tangibili. Il risultato è una sensazione di disorientamento per lo spettatore, che deve prestare un’attenzione maggiore del necessario per seguire una storia che non riesce a coinvolgerlo emotivamente.
Un’apertura promettente che svanisce rapidamente
I primi momenti del film danno l’impressione di essere dinamici e coinvolgenti, con Chris che cerca di interagire con i genitori della sua fidanzata mentre attende il suo arrivo. Tuttavia, queste speranze vengono rapidamente deluse quando si scopre che la domanda innocente che Chris porrà ai genitori è esattamente quella da non farsi. La conversazione tra Dave e Nell diventa il fulcro della narrazione, ma ciò che avrebbe dovuto essere un’opportunità per approfondire la loro relazione si tramuta in un racconto piatto e monotono.
Le interazioni tra i personaggi si rivelano superficiali e privi di spessore, portando lo spettatore a sentirsi distaccato dalla storia. Non ci si affeziona ai protagonisti, e questo rende difficile condividere la loro gioia e le loro sfide. Anche quando si tenta di esplorare la relazione tra Joanna e Chris, il risultato è un mix di cliché natalizi privi di originalità che falliscono nel catturare l’interesse.
La superficialità di un classico delle festività
Nonostante alcuni momenti di umorismo e la rappresentazione di una famiglia allargata felice, il film soffre di una carenza di attenzione ai dettagli che sono tipici di questo genere. La presenza di elementi come la torta di frutta e le fiere di maglioni brutti di Natale, purtroppo, non riescono a mascherare la mancanza di originalità e il senso di noia che permea l’intera pellicola.
Nel complesso, la durata di 84 minuti si percepisce come eccessiva, con il racconto che sembra allungarsi in modo ingiustificato. L’approccio piatto e superficiale del film non rende giustizia alla magia delle storie natalizie, lasciando un senso di insoddisfazione in chi cerca un racconto che possa regalare gioia e sentimenti positivi. Un’occasione sprecata per un film che aveva del potenziale, ma che non riesce a decollare nemmeno per un momento.
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