Nino D’Angelo racconta la sua fuga da Napoli per colpa della camorra e l’amore duraturo con Annamaria

Ospite di un noto programma televisivo, Nino D’Angelo ha condiviso momenti toccanti della sua vita insieme al figlio Tony. Attraverso un documentario intitolato “18 giorni”, presentato alla Festa del cinema di Venezia, il cantante ha offerto uno spaccato della sua carriera e delle sue esperienze personali.

Un incontro inaspettato con la conduttrice

Durante la puntata, Nino D’Angelo si è presentato in studio con una vistosa escoriazione all’occhio, suscitando preoccupazione tra il pubblico e la conduttrice Mara Venier. In diretta, ha rivelato che l’infortunio era il risultato di un divertente episodio con suo nipote. “Mio nipote ama praticare karate. Mentre io cerco di essere cauto, lui avanza senza pensarci e mi ha creato questo piccolo danno”, ha scherzato D’Angelo, mostrando un lato leggero nonostante le difficoltà della vita.

Nel corso della trasmissione, Nino ha raccontato aneddoti significativi, toccando anche il tema del grande amore per la moglie Annamaria e i momenti di tristezza legati alla sua partenza da Napoli. La sua vita è stata caratterizzata da eventi intensi, che lo hanno segnato profondamente.

Nino D’Angelo racconta la sua fuga da Napoli per colpa della camorra e l’amore duraturo con Annamaria

La dolcezza dell’amore eterno

Riferendosi ai suoi sentimenti per Annamaria, D’Angelo ha affermato che il giorno in cui l’ha incontrata è stato indimenticabile. “Ho conosciuto prima il padre di Annamaria, ero un giovane di strada e lui mi ha accolto a casa. Era un autore che amava aiutare i ragazzi”, ha spiegato. Ricordando i dettagli di quel momento, ha descritto come il padre di Annamaria lo abbia visto a una festa e gli abbia offerto una sigaretta, gesto che segna l’inizio della loro connessione.

La storia d’amore tra i due è iniziata in modo innocente e giocoso. “Avevo solo 13 anni quando le chiesi un bacio e lei mi rispose con una pizza. Il nostro rapporto si è evoluto fino a formare una famiglia, e oggi siamo insieme da 47 anni”, ha condiviso con orgoglio. Nonostante le frequenti discussioni, il cantante ha sottolineato l’importanza della passione, affermando che le piccole gelosie fanno parte dell’amore.

Un addio doloroso a Napoli

Uno degli aspetti più difficili della vita di D’Angelo rimane il suo forzato allontanamento da Napoli, segnato dalla violenza della criminalità organizzata. L’artista ha raccontato di essere stato bersagliato da colpi di arma da fuoco mentre si trovava nella propria abitazione, un’esperienza traumatica che ha costretto lui e la sua famiglia a lasciare la città. “Non ho scelto di andare via, sono stato costretto”, ha dichiarato, evidenziando il peso emotivo di quel momento.

Il figlio Tony, presente in studio, ha evocato ricordi di quel periodo, esprimendo la solitudine che ha accompagnato il padre. “Avevo solo cinque anni e quel momento rappresentò l’inizio di un lungo percorso di isolamento per papà”, ha detto con commozione.

Nonostante le cicatrici lasciate da questi eventi, Nino D’Angelo guarda al futuro con speranza. “Napoli sta cambiando, ma il dolore di quegli anni non si cancella”, ha concluso.

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