Eliana Michelazzo racconta il suo attuale rapporto con Pamela Prati, sconcerto per Toffanin

Il clamoroso scandalo legato al matrimonio fittizio di Pamela Prati e Mark Caltagirone riemerge nel panorama del gossip italiano. L’attenzione si è nuovamente concentrata su questa vicenda grazie all’assoluzione di Eliana Michelazzo, ex agente di Prati, coinvolta in un procedimento penale che ha fatto discutere per via dell’uso improprio di un minore nella messinscena. Durante un’intervista a Verissimo, andata in onda il 8 novembre, Michelazzo ha condiviso aggiornamenti sulla sua vita e dettagli inediti su questo caso intricato.

Le parole di Eliana Michelazzo alla Toffanin

Eliana Michelazzo ha rivelato la sua personale esperienza riguardo la controversa situazione che l’ha coinvolta. “Io non capirò mai la storia di Pamela Prati. Mi aspettavo una chiamata da lei. Io sono stata vittima come lei. Se sei vittima ti associ a un’altra vittima, no?” ha dichiarato durante la chiacchierata con Silvia Toffanin. Secondo Michelazzo, l’ideatrice del piano che ha portato al noto “Pratiful” sarebbe stata solo Pamela Perricciolo. Dopo lo scoppio dello scandalo, i rapporti tra le tre donne si sono infranti, con Eliana che afferma di avere interrotto ogni comunicazione sia con Prati che con Perricciolo. “Dopo quello che è accaduto, zero rapporti. Zero di zero” ha affermato, evidenziando la distanza emotiva e relazionale che si è formata dopo il dramma.

Nell’intervista, Michelazzo ha svelato dettagli sul suo presunto matrimonio virtuale con Simone Coppi, personaggio mai esistito. La conduttrice, sorpresa, ha chiesto come potesse credere ad una relazione con qualcuno che non aveva mai incontrato: “Ma come potevi credere di essere sposata con Simone Coppi se mai lo avevi visto?” Michelazzo ha risposto sostenendo che solo chi ha vissuto esperienze simili può realmente comprendere il suo stato mentale. A tal proposito, Toffanin ha continuato a manifestare incredulità, chiedendo ulteriormente: “Ma tu ci credevi veramente?”

Una vita dedicata a un sogno illusorio

Nel corso della conversazione, Michelazzo ha descritto la sua condizione di isolamento, sottolineando di essersi sentita prigioniera di questa messinscena. “Sì, per me era tutto normale. Io ho subito il lavaggio del cervello, era come stare in carcere. Non ho toccato un uomo per 10 anni,” ha affermato, richiamando l’attenzione sull’impatto psicologico che questa vicenda ha avuto su di lei.

Dopo il crollo della sua agenzia, avvenuto in seguito allo scandalo riguardante Mark Caltagirone, Michelazzo ha vissuto momenti difficili. “Le banche mi hanno chiuso i conti, mi hanno bloccato tutto dopo che sono fallita. Ho venduto tutto, oro e borse, per cercare di andare avanti. Poi sono andata a Ibiza e ho avviato una nuova attività,” ha raccontato, rivelando gli sforzi compiuti per ricostruire la propria vita e il proprio futuro.

Tornando alla questione del suo matrimonio inesistente, ha detto: “Nessuno mi ridarà indietro questi 10 anni di vita. Chi è il colpevole? Perricciolo. Lei ha architettato tutto e lo ha fatto anche con altre persone.” Michelazzo ha descritto il dolore vissuto, affermando che molte altre vittime hanno subito la stessa truffa e ha rivelato i suoi pensieri più oscuri riguardo a questa situazione, aggiungendo di aver pensato di prendere misure estreme per mettere fine alla sua sofferenza, ma di aver trovato la forza di andare avanti grazie a sua madre.

Un epilogo di sofferenza e nuove prospettive

La conversazione si è conclusa con un momento di introspezione, quando Toffanin ha chiesto a Michelazzo riguardo i suoi sentimenti verso Pamela Prati e Pamela Perricciolo. La risposta è stata diretta e senza fronzoli: “Pena.” Questo conclude un capitolo malinconico di una storia complessa e intricata, lasciando aperti interrogativi su responsabilità e giustizia in un contesto dove la verità è spesso sfumata.

Michelazzo, originaria di una città del Nord, ha dimostrato la sua resilienza attraverso la formazione e la ricerca di nuove opportunità. Questa vicenda, che ha catturato l’attenzione del pubblico, continua a essere un simbolo di come l’illusione possa travolgere e segnare profondamente la vita delle persone coinvolte.