Enzo Paolo Turchi, ballerino e coreografo di fama, è noto per il suo lungo percorso nel panorama dello spettacolo italiano. Nato a Napoli nel 1949, ha compiuto gli studi al prestigioso Teatro San Carlo, specializzandosi in danza classica e vari generi musicali. La sua carriera lo ha portato ad essere uno dei volti più riconoscibili del varietà italiano, con una profonda conoscenza del ballo.
Le dichiarazioni sul programma Rai
Recentemente intervistato da un noto quotidiano, Turchi ha espresso il suo parere su “Ballando con le Stelle”, il famoso talent show di Rai Uno condotto da Milly Carlucci. Non ha esitato a chiarire che ricoprire il ruolo di giudice non rappresenta un suo obiettivo. Ha affermato: “Non sono giudici ma opinionisti, e molti non hanno competenze specifiche”. Secondo Turchi, “Ballando con le Stelle” non è un programma di danza, bensì un contesto dove si esibiscono persone che non hanno una preparazione da ballerini professionisti.
Turchi ha fatto un’analisi interessante, paragonando l’apprendimento della danza a quello di una canzone in una lingua straniera. Se una persona può imparare una canzone senza conoscere la lingua, così dovrebbe valere anche per la danza. Ha poi sottolineato l’impegno necessario per diventare ballerini professionisti, affermando che il percorso formativo richiede anni di dedizione e pratica, contrariamente a quanto potrebbe sembrare seguendo le dinamiche del programma.
Un desiderio per “Amici”
Passando a “Amici”, il talent show di Canale 5 condotto da Maria De Filippi, Turchi ha manifestato interesse a ricoprire il ruolo di giudice. Ha dichiarato di desiderare di poter contribuire con opinioni diverse rispetto a quelle attuali, sentendosi così parte integrante del processo di valutazione dei talenti.
Ripercorrendo il suo lungo percorso artistico, ha rivelato che la sua capacità di adattarsi e rinnovarsi nel tempo è stata cruciale. Ha collaborato con nomi illustri come Liza Minnelli e Frank Sinatra, sottolineando che lavorare con tali figure è diventato quasi abituale man mano che si avanza nella carriera.
Il legame speciale con Raffaella Carrà
Turchi ha anche parlato del forte legame con Raffaella Carrà, sottolineando come i suoi primi dieci anni di carriera siano stati una parte fondamentale della sua vita. Recentemente ha realizzato tre serate dedicate alla Carrà in America, evidenziando la sua unicità come testimone diretto di quegli anni. Ha criticato coloro che parlano dell’artista solo dal punto di vista del successo degli anni ’80, ritenendo che ci sia molto di più da raccontare.
In questo contesto, ha espresso delusione verso alcune affermazioni fatte su Carrà da chi non ha vissuto la stessa esperienza. Turchi si è mostrato fiero di aver conosciuto intimamente la Carrà nei suoi esordi e di poter raccontare storie autentiche legate alla sua carriera.
La questione del bullismo nella danza
Infine, Turchi ha toccato un tema delicato, quello del bullismo, condividendo la sua esperienza personale. Sin da piccolo, ha subito molestie per la sua passione per la danza, un fenomeno che, sebbene ridotto nel tempo, continua a esistere. Ha osservato che alcuni messaggi trasmessi da ballerini omosessuali definiscono erroneamente la danza come un’attività femminile.
L’artista ha voluto sottolineare che la danza è molto più di questo, definendola una forma d’arte che esprime forza e potenza. Le sue parole mirano a sfidare gli stereotipi e a promuovere una visione più inclusiva del mondo della danza, incoraggiando tutti a liberarsi dai pregiudizi.
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