Tensione a Chi l’ha visto: Savu accusa Stasi di relazioni con diverse donne, scambio acceso in studio

Nel programma “Chi l’ha visto?” andato in onda mercoledì 5 novembre, si è tornati a discutere del caso di Garlasco, uno dei più chiacchierati della cronaca italiana. Nel corso della trasmissione, la conduttrice Federica Sciarelli ha ospitato l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, il quale ha affrontato le recenti dichiarazioni di Flavius Savu. Quest’ultimo, un cittadino romeno tornato in Italia dopo un arresto per estorsione, ha accusato Stasi di essere coinvolto nella morte della sua ex fidanzata Chiara Poggi, insinuando motivi legati a una presunta relazione con altre donne.

Il confronto tra avvocati e le accuse di Flavius Savu

Le affermazioni di Savu hanno scatenato una vivace reazione da parte di De Rensis, il quale ha difeso strenuamente il suo assistito. L’avvocato ha sottolineato come l’indagine su Alberto Stasi sia stata approfondita, a differenza di altri aspetti che avrebbero meritato maggiore attenzione. De Rensis ha enfatizzato il fatto che Stasi era molto impegnato negli studi universitari e non avrebbe potuto intrattenere relazioni segrete senza che questo venisse a galla, specialmente in un clima così teso di colpevolizzazione del 2007.

Sciuelli ha notato la tensione nell’atteggiamento del legale dopo aver ascoltato Savu e lo ha incalzato sul suo stato d’animo. De Rensis ha mantenuto la calma, dichiarando che avrebbe voluto che Savu si presentasse in procura per chiarire le sue affermazioni. Ha anche puntualizzato che, sebbene non creda che le parole di Savu possano avere un peso specifico, è fondamentale che si parli e si faccia chiarezza.

Tensione a Chi l’ha visto: Savu accusa Stasi di relazioni con diverse donne, scambio acceso in studio

I ritorni in scena e le dichiarazioni di Massimo Lovati

Durante la puntata non è mancata la presenza di Massimo Lovati, ex avvocato di Andrea Sempio, il quale ha fatto recentemente il suo ritorno in TV per commentare la situazione attuale. Lovati ha parlato di un’accusa di corruzione nei confronti dell’ex pubblico ministero Venditti, il quale archiviò nel 2017 il caso su Sempio. Secondo Lovati, le insinuazioni contro Venditti non solo risultano incomprensibili, ma sarebbero un mezzo per aprire la strada a indagini più ampie.

L’ex legale ha ribadito di non aver mai chiesto compensi al suo assistito, Sempio, e di aver sempre ritirato ciò che gli spettava dal suo studio legale. Ha citato una cifra di circa 15-16 mila euro come importo totale ritirato. A proposito delle pratiche economiche riguardanti gli altri avvocati coinvolti, Lovati ha detto di ritenere che anche Soldani e Grassi abbiano ricevuto compensi simili, sebbene non abbia mai visto direttamente tali transazioni. Questa versione è stata però negata dai due legali, i quali hanno affermato di non aver mai percepito denaro da Sempio, precisando invece di ricevere compensi attraverso permessi e visibilità nelle loro attività.

Il dibattito acceso che si è sviluppato durante la trasmissione rispecchia chiaramente l’intensità e la complessità di un caso che continua a suscitare interrogativi e controversie negli ambienti legali e mediatici. La trasmissione ha posto in evidenza le tensioni tra le varie parti coinvolte, portando alla luce le diverse prospettive e versioni sui fatti.

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