Il Ritorno di Hideo Kojima a Lucca Comics & Games 2025
Durante l’evento di Lucca Comics & Games 2025, Hideo Kojima ha presentato al pubblico la sua visione artistica, approfondendo i temi della tecnologia e delle connessioni umane in un periodo storico segnato dalla pandemia. La sua presenza è stata una scintilla per il dibattito su come il cinema e i videogiochi possano interagire, creando nuovi linguaggi e modalità narrative. Questo incontro ha reso evidente il fatto che Kojima considera il suo lavoro non solo un intrattenimento, ma un’espressione profonda dell’umanità contemporanea.
Kojima ha sottolineato come il “cinema” e i “videogiochi” siano stati amici nel corso della vita, facendosi portatori di messaggi e significati tra le persone. Il suo discorso ha rivelato che, sebbene le sue opere siano profondamente influenzate dalle esperienze personali, esse sono sempre radicate nella cultura e nelle esperienze condivise. La sua opera “Death Stranding” è stata analizzata come un esempio di come fosse possibile raccontare storie significative attraverso il medium videoludico.
Connessioni e Riflessioni Post-Pandemia
Nel corso di una conferenza, Kojima ha discusso le difficoltà e le opportunità emerse durante la pandemia, descrivendola come un momento di riflessione sull’idea di connessione. Ha spiegato che la crisi ha influenzato profondamente il suo approccio creativo. Durante il lockdown, ha percepito quanto fosse necessario il contatto umano, un elemento fondamentale nel processo artistico. Questo pensiero si traduce in un’evoluzione concettuale per il suo prossimo progetto, “Death Stranding 2: On the Beach”, dove l’interazione reale diventa cruciale per la narrazione.
Kojima ha chiarito che l’idea di connessione digitale, sebbene utile, non può sostituire l’importanza delle relazioni fisiche. Questo concetto risuona fortemente nel suo lavoro, dove la valorizzazione delle interazioni umane è al centro della narrazione. Durante il suo intervento, ha enfatizzato l’importanza della “prossimità umana” e del coinvolgimento diretto degli attori, per creare una vera esperienza immersiva. Oltre alla tecnica, è la relazione tra gli artisti a costituire la base per la creazione di opere significative.
La Visione Cinematica di Death Stranding 2
Kojima ha rivelato che il suo legame con il cinema italiano ha influenzato la scrittura di “Death Stranding 2”. Ha dichiarato di essere “fatto al 70% di film”, precisando che il 35% di queste influenze proviene dal cinema italiano. Questo richiamo alla tradizione cinematografica nostrana è significativo, poiché potrebbe indicare una nuova direzione narrativa nel gioco, caratterizzata dall’uso di flashback e da una narrazione emotivamente complessa. L’inserimento di attori italiani come Luca Marinelli e Alissa Jung rappresenta una fusione culturale che arricchisce ulteriormente il progetto.
Mentre Marinelli e Jung hanno condiviso le loro esperienze sul set, è emerso un approccio quasi teatrale alla lavorazione. Kojima ha istituito un ambiente di lavoro che favorisce la creatività e l’improvvisazione, evitando il rigore eccessivo delle produzioni convenzionali. Gli attori sono stati invitati a contribuire emotivamente e fisicamente, rendendo il processo di recitazione parte integrante della narrazione. Questo metodo si discosta dalle pratiche tradizionali, ponendo l’accento sulla fiducia reciproca tra il regista e il cast, e sulla centralità dei personaggi.
Riflessioni Finali sul Processo Creativo di Kojima
Il discorso di Kojima a Lucca ha evidenziato la sua convinzione che il videogioco possa e debba essere un’esperienza condivisa, un “melodramma del dettaglio” che invita i giocatori a immergersi in un racconto profondo e significativo. La messa in scena, basata su piccoli gesti e dettagli, riflette una concezione narrativa che trova ispirazione nel non detto, un principio caro al cinema d’autore italiano. Nel contesto di “Death Stranding 2”, il pubblico sarà chiamato a ricomporre le emozioni e le storie, addentrandosi in un’esperienza interattiva che va oltre il semplice gioco.
Infine, Kojima ha espresso la sua aspirazione di continuare a narrare storie che lascino un’impronta nel cuore dei giocatori, sperando che “Death Stranding 2” possa offrire non solo intrattenimento, ma anche una nuova prospettiva sul mondo. La sua visione creativa si fonda su relazioni umane autentiche, in un clima di collaborazione e rispetto reciproco, elementi fondamentali per raccontare storie che parlano all’essenza dell’individuo.
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