Non è mai semplice per un artista mantenere la propria autenticità, soprattutto quando la carriera è costellata di successi e riconoscimenti. L’arte richiede audacia, la capacità di abbandonare certezze e schemi predefiniti per esplorare nuove direzioni. Questo coraggio rappresenta il confine tra un artista genuino e chi invece si lascia trasportare dalla moda, cercando solo l’approvazione del pubblico. Giorgia ha deciso di riscoprire questa audacia con il suo nuovo album “G”, previsto per il 7 novembre. Si tratta di dodici tracce che possono essere considerate più come abiti da indossare che come canzoni da eseguire. Il progetto si apre e si chiude con il brano “La cura per me”, che ha riscosso un grande successo al Festival di Sanremo, interpretato inizialmente in solitaria e poi in collaborazione con Blanco. Con una battuta, Giorgia ha paragonato la sua evoluzione artistica a quella di un personaggio cinematografico iconico, affermando che, nonostante le difficoltà vissute nella sua carriera trentennale, ha saputo rialzarsi e continuare.
Ha riconosciuto di aver richiesto aiuto durante la creazione di questo progetto, un aspetto che sembra contraddire la sua storica indipendenza artistica. Giorgia ammette di aver avuto il privilegio di collaborare con diverse figure importanti nella scrittura dei testi e nella produzione, ma anche nella direzione artistica, citando nomi come Veronica Corno e Marcella Montella. In passato, aveva sempre creduto che il suo miglior lavoro derivasse dal far tutto da sola, ma ora comprende l’importanza della collaborazione, specialmente nei momenti di insicurezza.
Il nuovo disco rappresenta un’evoluzione rispetto al suo lavoro precedente, “Blu”, realizzato con Big Fish, che purtroppo non ha lasciato il segno desiderato. Tuttavia, Giorgia considera quell’album come un mezzo di transizione che l’ha portata all’attuale progetto. La promozione di “G” ha ripreso slancio, quasi come se fosse un nuovo inizio. Le recenti esperienze come co-conduttrice del Festival di Sanremo e la partecipazione a X Factor l’hanno spinta a riflettere sul fatto che non fosse necessario impegnarsi esclusivamente nella realizzazione di dischi, poiché la vita stessa può riservare sorprese inaspettate e insegnamenti preziosi.
Essere circondati da autori più giovani ha rappresentato per Giorgia una fonte di ispirazione. Canzoni come “Carillon” e “Paradossale” hanno colpito per la loro profondità, come se fossero scritte da chi ha già accumulato esperienze significative. Riguardo al filo conduttore dell’album, l’artista rivela che è stata lei stessa a guidare il processo creativo. Scegliere i brani da includere è stato un modo per esprimere un personale viaggio, con la scelta di “Carillon” che rispecchia un dialogo interno, rendendo il significato ancora più personale.
Nel riflettere su cosa direbbe alla sua versione più giovane, Giorgia si augura di poterle consigliare di rilassarsi e di non avere paura del giudizio altrui. Ritiene fondamentale intraprendere un percorso di crescita personale e terapeutica per affrontare le proprie insicurezze.
Per quanto riguarda “La cura per me”, scritto da Blanco, Giorgia ha voluto apportare una modifica significativa alla chiusura del brano, passando dall’affermazione “solo tu sei la cura per me” a “non sarò mai più sola per me”. Questa scelta rappresenta per lei un modo per completare un ciclo emotivo.
In un panorama femminista attualmente controverso, Giorgia esprime il suo punto di vista. Non approva l’idea di insultare le persone nel nome del femminismo e sottolinea l’importanza di esempi positivi come sua madre, che ha sempre incoraggiato la curiosità e l’istruzione. Crede fortemente nell’uguaglianza e nell’indipendenza, valori che ha imparato a conoscere attraverso il sostegno delle donne della sua vita.
Riguardo al suo nuovo progetto, Giorgia si descrive come una persona che ha fatto pace con se stessa, pronta a esprimere gratitudine e mettere da parte la paura di sbagliare. Questo periodo segna per lei una fase di rinascita e di ricostruzione.
Infine, parlando della sua esperienza a X Factor, Giorgia rivela che osservare i giovani talenti la riporta ai suoi esordi, evocando emozioni legate all’ansia da palcoscenico e al desiderio di esibirsi. Ricorda un incontro memorabile con Mia Martini, che le aveva detto quanto fosse ispirante. Oggi Giorgia comprende pienamente il significato di quelle parole e l’importanza di trasmettere la passione per la musica.
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