Death Stranding 2, Luca Marinelli rivela di essersi preparato giocando al primo titolo della serie

Il mondo di Luca Marinelli a Lucca Comics

Luca Marinelli ha recentemente fatto il suo debutto al rinomato evento Lucca Comics & Games, un’occasione che ha segnato un momento significativo nella sua carriera. Insieme alla moglie Alissa Jung, l’attore ha partecipato al tour mondiale di lancio del videogame Death Stranding 2, dove hanno avuto l’opportunità di incontrare il creatore del gioco, Hideo Kojima. Questo evento ha rappresentato per Marinelli non solo un’esperienza professionale, ma anche una connessione emozionale con la sua infanzia trascorsa davanti ai videogame.

Marinelli ha espresso entusiasmo per l’incontro, descrivendo l’esperienza come un sogno che diventa realtà. Ha sottolineato quanto fosse speciale tornare in un contesto con cui aveva già familiarità, riscoprendo il ragazzo che, a quattordici anni, giocava ai titoli ideati da Kojima. La community presente a Lucca ha colpito l’attore, che ha trovato affascinante il calore e il supporto degli appassionati.

Preparazione e approccio al ruolo di Neal Vana

Per interpretare il villain Neal Vana in Death Stranding 2, Marinelli ha intrapreso un processo di preparazione particolare. Nonostante le sfide, l’attore ha mantenuto un approccio simile a quello che adotta per i film. Dopo aver incontrato il regista, ha ricevuto indicazioni sulla visione del personaggio e ha iniziato a prepararsi giocando al primo Death Stranding. Anche se inizialmente si è sentito un po’ arrugginito, la sua determinazione lo ha aiutato a superare le difficoltà, creando un legame autentico con il personaggio. Ha trovato un collegamento interessante tra le dinamiche del set cinematografico e quelle di un videogioco, notando come alcuni aspetti tecnici fossero simili, nonostante ci fosse più spazio per l’immaginazione.

Death Stranding 2, Luca Marinelli rivela di essersi preparato giocando al primo titolo della serie

Durante le riprese, Marinelli ha dovuto gestire situazioni insolite, come la mancanza di scenografie fisiche, cosa che imponeva di concepire mentalmente gli ambienti. I costumi, particolarmente unici, hanno contribuito a dare forma all’esperienza recitativa, rendendo ogni scena ancora più immersiva e stimolante per l’attore.

Il legame tra i personaggi e il lavoro con Hideo Kojima

La trama di Death Stranding 2 si sviluppa attorno a relazioni complesse e umane, e i personaggi interpretati da Marinelli e Jung non fanno eccezione. Mentre Marinelli interpreta un villain con un passato intricato, Alissa Jung assume il ruolo di Lucy, un terapeuta che affronta il dolore della perdita di una figlia. Hideo Kojima ha dichiarato di non aver preso ispirazione da coppie reali, ma di aver creato una narrazione profonda e significativa, centrata sull’importanza della connessione emotiva tra i personaggi. Questa prospettiva ha permesso a Marinelli e Jung di esplorare le sfumature delle loro interpretazioni, portando sullo schermo una rappresentazione autentica e toccante del dolore e del recupero.

Kojima ha enfatizzato come la relazione tra Neil e Lucy sia cruciale per la narrativa del gioco. Entrambi gli attori hanno lavorato a stretto contatto, condividendo idee e impressioni che hanno enrichito il loro lavoro. Jung ha messo in evidenza come fosse fondamentale ascoltare le esigenze del regista, ma anche come fosse importante portare nel progetto esperienze personali, creando una connessione profonda con i personaggi.

Un viaggio emozionale tra amore e complessità

Marinelli ha riflettuto sul proprio personaggio, definendolo un eroe che agisce per amore, una caratteristica che lo ha attratto profondamente. Il suo desiderio di esplorare queste tematiche attraverso la recitazione è stato sostenuto dalla possibilità di lavorare nuovamente con Alissa, creando un legame non solo professionale ma anche personale. L’attore ha visto questa opportunità come un punto di partenza per ulteriori collaborazioni future, sottolineando come la connessione tra i due personaggi fosse un elemento vitale per il successo della storia.

In definitiva, l’esperienza di Marinelli e Jung nel mondo di Death Stranding 2 non è stata solo un viaggio nel bit dei videogiochi, ma anche un’esplorazione di relazioni umane complesse e del significato del sacrificio e dell’amore. La sinergia tra i protagonisti e il visionario Kojima ha creato un prodotto finale che promette di lasciare un segno duraturo nel panorama videoludico.

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