Luca Ward racconta la sua infanzia segnata dalla perdita del padre e dalla povertà con la madre

Sarà un episodio fortemente emotivo quello di Ciao Maschio, in onda sabato alle 17.05 su Rai 1. Ospite Nunzia De Girolamo, Luca Ward condividerà momenti intimi della sua esistenza, concentrandosi sul tragico evento della morte del padre avvenuta quando lui aveva solo 13 anni. Questo evento ha segnato un cambiamento radicale nella stabilità della sua famiglia, portandoli a vivere in condizioni di estrema difficoltà.

La perdita che ha cambiato tutto

Luca Ward, visibilmente commosso, racconta il dolore legato alla scomparsa del padre: “Ho perso mio padre a 13 anni, che era la colonna portante della famiglia. Da lì siamo sprofondati nella povertà più assoluta… non avevamo nulla da cucinare e non c’erano soldi”. Le parole dell’attore e doppiatore descrivono uno scenario drammatico, in cui la perdita non ha solo spezzato un legame affettivo, ma ha anche compromesso la loro situazione economica.

Ward ricorda con tristezza il momento in cui sua madre, rimasta sola e disperata, mise sul tavolo le ultime 5.000 lire. Da quel momento, la sua vita prese una direzione inaspettata. “Sono sceso in strada e ho chiesto lavoro a una ditta di traslochi. Il giorno dopo ero un facchino”, racconta, evidenziando come quella necessità immediata di guadagnare non abbia fatto altro che accelerare la sua crescita e maturazione.

Luca Ward racconta la sua infanzia segnata dalla perdita del padre e dalla povertà con la madre

Il volto della miseria

Di fronte a domande dirette della conduttrice, Ward affronta senza alcuna reticenza la questione della miseria, confermando che spesso si andava a chiedere l’elemosina. “Cercavi le 50 lire, le 60 lire… perfino 10 lire per comprare la pasta”, rivela con una sincerità disarmante. Queste esperienze durissime hanno forgiato il suo carattere e la sua resilienza, rendendolo consapevole delle difficoltà quotidiane.

Uno dei ricordi che più gli ha segnato il cuore è legato al momento in cui il tecnico è venuto a staccare la luce per morosità. “Un tecnico arrivò e trovò mia madre in silenzio. Mi portò con sé e mi insegnò a rimettere a posto il cavo, dicendomi: ‘Quando me ne vado, stringi la vite’. Ho fatto anche il fuorilegge, se vogliamo”, racconta Ward, rivelando un’infanzia segnata da esperienze molto lontane da quelle dei suoi coetanei.

Ricordi indelebili di un padre orgoglioso

Tra i momenti più toccanti della sua infanzia, Ward ricorda anche il profondo senso di dignità del padre. “Una volta il droghiere venne con uno scatolone di cibo e non voleva lasciarlo perché c’era un conto da saldare. Mio padre lo pregò per mezz’ora. Alla fine riuscì a convincerlo…”, narra. In quell’occasione, scoprì il lato vulnerabile di un uomo forte, vedendo il padre piangere per la prima volta mentre si sedeva alla scrivania.

“Come si fa a dimenticare quelle lacrime?”, chiede la De Girolamo. La risposta di Ward è secca e chiara: “Non me le sono mai dimenticate”. Questo scambio di ricordi sottolinea l’importanza delle emozioni e delle esperienze vissute nella costruzione dell’identità personale.

Unisciti alla Community su WhatsApp!

Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.

Entra nella Community