Le polemiche attorno a Monster e il suo impatto culturale
La serie Monster, prodotta da Ryan Murphy per Netflix, ha suscitato un ampio dibattito sulla rappresentazione dei criminali reali e sulla libertà creativa degli autori. Al centro di queste polemiche si trova OSGOOD PERKINS, il figlio del noto attore ANTHONY PERKINS, famoso per il suo ruolo nel film Psycho. OSGOOD ha manifestato le sue riserve riguardo alla rappresentazione di suo padre nella serie, affermando di non voler nemmeno considerare la visione degli episodi. Questo avviene in un contesto dove la narrativa true-crime è spesso trasformata in intrattenimento sensazionalistico, il che solleva interrogativi etici e morali sul modo in cui vengono raccontate queste storie.
Negli episodi di Monster, ANTHONY PERKINS è interpretato da JOEY POLLARI e viene mostrato mentre si confronta con il peso della sua eredità professionale e con la sua omosessualità, elementi che contribuiscono a una rappresentazione complessa e, secondo alcuni, problematica. OSGOOD ha sottolineato che la narrazione non solo altera la realtà, ma potrebbe anche influenzare negativamente la percezione pubblica di figure come suo padre.
Critiche da parte di esperti del settore
Le critiche non provengono solo dalla sfera familiare di ANTHONY PERKINS. Anche HAROLD SCHECHTER, autore del libro Deviant: The Shocking True Story of Ed Gein, ha espresso il suo disappunto nei confronti della terza stagione di Monster, incentrata sui crimini del serial killer ED GEIN. SCHECHTER ha messo in evidenza che gran parte degli eventi rappresentati nello show sono frutto di invenzione, allontanandosi significativamente dai fatti storici. Questa distorsione della verità, secondo lui, è preoccupante e potrebbe alterare la comprensione del pubblico riguardo a questi eventi tragici.
In un’intervista con il New York Post, SCHECHTER ha affermato che le licenze narrative prese dagli autori possono far perdere di vista la reale gravità delle storie che cercano di rappresentare. La serie ha già affrontato critiche simili in passato, soprattutto per la sua interpretazione di altre figure criminali celebri, come JEFFREY DAHMER. Ciò ha portato a una crescente richiesta di maggiore responsabilità e accuratezza nella narrazione di storie vere.
Il futuro della serie e l’importanza della rappresentazione
Nonostante le numerose critiche ricevute, Monster continua ad ottenere buoni risultati in termini di visualizzazioni su piattaforme di streaming. Il team di produzione è già al lavoro sulla quarta stagione, che sarà dedicata alla figura di LIZZIE BORDEN. Tuttavia, le preoccupazioni sollevate da OSGOOD PERKINS e da altri esperti devono essere tenute in considerazione. È fondamentale che le rappresentazioni di eventi e personalità reali siano trattate con rispetto e integrità, evitando il rischio di glorificare o banalizzare il crimine.
La discussione intorno a Monster evidenzia quanto sia importante garantire che le storie di vita di persone realmente esistite vengano raccontate con onestà, senza scivolare in una narrativa che possa essere interpretata come spettacolarizzazione. In un’epoca in cui i contenuti digitali hanno un impatto significativo sulla cultura collettiva, è essenziale mantenere un equilibrio tra intrattenimento e verità storico-narrativa.
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