Ricordo di Paolo Bonacelli, un’icona del cinema italiano
Paolo Bonacelli è stato una figura di spicco nel panorama cinematografico italiano, con una carriera che ha attraversato diverse epoche. La sua ultima apparizione è stata nel thriller “In the Hand of Dante”, presentato alla Mostra di Venezia nel settembre 2025. Tuttavia, il 8 ottobre 2025, all’età di 88 anni, Bonacelli è venuto a mancare all’Ospedale San Filippo Neri di Roma. La notizia è stata comunicata dalla moglie, Cecilia Zingaro, suscitando grande commozione tra i suoi fan e colleghi.
Le origini e l’inizio della carriera di Bonacelli
Nato nel 1937 a Civita Castellana, nel Lazio, Paolo Bonacelli inizia la sua carriera artistica nel teatro, lavorando al fianco di grandi nomi come Vittorio Gassman dopo essersi diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Roma. Questa esperienza teatrale lo accompagnerà lungo tutto il suo percorso professionale. Nel 1964 fa il suo debutto sul grande schermo con la commedia “Cadavere per signora” diretta da Mario Mattoli, in cui recita insieme a noti comici dell’epoca come Lando Buzzanca, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Questo ruolo segna l’inizio di una carriera ricca di successi e collaborazioni significative.
I grandi successi di Bonacelli nel cinema
La carriera di Paolo Bonacelli è costellata da numerosi film di rilevanza, tra cui spicca la sua collaborazione con Pier Paolo Pasolini nel controverso “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, che gli vale la Targa Mario Gromo. Altre opere celebri includono “Cadaveri eccellenti” e “Cristo si è fermato a Eboli”, entrambe dirette da Francesco Rosi. Bonacelli è anche noto per la sua partecipazione nel cult “Non ci resta che piangere”, diretto da Massimo Troisi e Roberto Benigni, che ha contribuito a consolidare la sua fama nel panorama cinematografico italiano. Inoltre, ha collaborato nuovamente con Benigni in “Johnny Stecchino”. La sua versatilità attoriale si evidenzia anche in film come “La congiuntura” di Ettore Scola e le opere di Liliana Cavani.
Il successo internazionale di Bonacelli
Oltre ai successi nazionali, Paolo Bonacelli ha ottenuto un notevole riconoscimento anche a livello internazionale. La sua partecipazione al film “Fuga di mezzanotte” diretto da Alan Parker nel 1978 ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera. Il regista, alla ricerca di un attore turco con occhi azzurri, notò Bonacelli nell’opera “L’eredità Ferramonti” di Mauro Bolognini, affidandogli il ruolo del detenuto Rifki dopo averlo visto in due audizioni. Successivamente, ha recitato in vari film americani, tra cui “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch, “L’orso di peluche” di Jacques Deray, “Mission: Impossible III” di J. J. Abrams, e il thriller “The American” di Anton Corbijn, dove ha condiviso il set con George Clooney. Questi ruoli hanno ulteriormente arricchito il suo profilo artistico, rendendolo un attore apprezzato in tutto il mondo.
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