Il nuovo film in uscita nei cinema: Tre ciotole
Oggi, 9 ottobre, arriva nelle sale il film drammatico intitolato Tre ciotole, distribuito da Vision Distribution. Questa pellicola è ispirata al romanzo di MICHELA MURGIA e narra la storia profonda di una malattia che ha segnato la vita della scrittrice. Con le interpretazioni di ALBA ROHRWACHER ed ELIO GERMANO, il film esplora la complessità delle relazioni umane e la conclusione di un amore che segna un importante risveglio interiore per la protagonista.
La regista e il suo approccio alla pellicola
A dirigere Tre ciotole è la talentuosa regista spagnola ISABEL COIXET, nota per il suo lavoro in opere come La vita segreta delle parole e La mia vita senza me. COIXET ha collaborato con ENRICO AUDENINO per la sceneggiatura, dando vita a una narrazione che riflette l’intensità emotiva del testo originale. Il film è il risultato di una coproduzione italo-spagnola e presenta un cast variegato, che include anche FRANCESCO CARRIL, SILVIA D’AMICO, GALETA BELLUGI e SARITA CHOUDHURY, oltre ai protagonisti principali.
La storia di Marta e Antonio
Nel film, ALBA ROHRWACHER e ELIO GERMANO interpretano MARIA e ANTONIO, una coppia che sperimenta una separazione a seguito di quello che inizialmente appare come un banale litigio. Dopo la rottura, MARIA si ritira in se stessa, mentre ANTONIO, un giovane chef, si dedica completamente al lavoro. Nonostante sia stato lui a chiudere la relazione, ANTONIO non riesce a dimenticare MARIA. Con il passare del tempo, MARTA affronta una serie di esami che rivelano una verità inquietante legata alla sua salute, causata dalla sua mancanza di appetito. La narrazione segue il viaggio interiore di MARIA mentre si confronta con l’inevitabile, mostrando una determinazione vitale nell’affrontare la propria condizione.
Il legame con il libro di Michela Murgia
ISABEL COIXET ha condiviso la propria motivazione per adattare il romanzo di MICHELA MURGIA, rivelando a Variety che è stata spinta alla lettura grazie al produttore italiano RICCARDO TOZZI. La regista ha commentato come la storia trasmetta un messaggio di grazia anche nei momenti dolorosi, sottolineando l’importanza di raccontare storie semplici ma profonde che riflettono l’eredità umana condivisa con le persone care. Questa visione ha guidato il suo lavoro e la scelta di realizzare la pellicola, evidenziando la bellezza presente anche nei momenti più difficili.
Le riflessioni di Alba Rohrwacher sul suo ruolo
ALBA ROHRWACHER ha espresso entusiasmo per l’opportunità di lavorare con ISABEL COIXET, ammirando il suo stile unico e il suo modo di interpretare il mondo. L’attrice ha rivelato come la proposta di partecipare al progetto sia arrivata attraverso una chiamata da RICCARDO TOZZI, il che l’ha entusiasta ancor prima di conoscere i dettagli. ROHRWACHER ha raccontato la coincidenza significativa di scoprire che il film era un adattamento dell’opera di MICHELA MURGIA, riconoscendo la capacità di entrambe le donne di offrire nuove prospettive sulla realtà. La sceneggiatura, secondo lei, è un lavoro lucido e profondamente toccante.
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