This Monster Wants to Eat Me, analisi del primo episodio della nuova serie animata

Un viaggio nelle profondità di This Monster Wants to Eat Me

Il primo episodio di This Monster Wants to Eat Me offre un’esperienza intensa, trasformando l’opera di SAI NAEKAWA in un racconto oscuro e misurato. La trama ruota attorno a Hinako, una giovane donna che si trova in una spirale di sofferenza e desiderio di morte, la quale incontra Shiori, una misteriosa sirena con un’insolita intenzione: mangiarla. Questo incontro crea una miscela di orrore e tenerezza, dando vita a un’atmosfera marina ricca di sfumature emotive.

Il mare, spesso visto come simbolo di avventura e scoperta, diventa in questo contesto un abisso esistenziale per Hinako. Sin dall’inizio, lo spettatore è invitato a immergersi in un profondo silenzio interiore, dove il dolore e l’assenza di significato si manifestano. La narrazione si snoda lentamente, enfatizzando la complessità del rapporto tra la protagonista e la sirena, mentre il desiderio di consumo si intreccia con quello di protezione.

La complessa relazione tra Hinako e Shiori

Il legame centrale della storia è quello tra Hinako e Shiori, caratterizzato da un paradosso emotivo significativo. Hinako, afflitta dalla perdita della sua famiglia, vive da sola in un mondo che sembra averla dimenticata. Il suo desiderio di porre fine alla propria esistenza è espresso attraverso una routine quotidiana monotona, segnata dalla solitudine e dalle assenze. In questo contesto, l’arrivo di Shiori rappresenta una dualità inquietante: la promessa di salvezza si intreccia con l’intento di consumarla.

This Monster Wants to Eat Me, analisi del primo episodio della nuova serie animata

Shiori, con la sua voce dolce e la sua bellezza, si presenta come una figura ambigua. La sua proposta di mangiare Hinako, una volta che sarà “deliziosa”, genera un conflitto tra la ricerca di amore e la paura della perdita. La delicatezza con cui viene sviluppato il loro rapporto sottolinea l’importanza dei piccoli gesti e delle emozioni silenziose, rendendo gli attimi condivisi carichi di significato. La serie riesce a evocare sentimenti profondi attraverso sguardi e silenzi, piuttosto che tramite un’esposizione diretta delle emozioni.

L’importanza del contesto e dell’animazione

Lo studio d’animazione, STUDIO LINGS, si distingue per la sua capacità di creare un’estetica visiva delicata e suggestiva. Sotto la direzione di NAOYUKI KUZUYA e YŪSUKE SUZUKI, l’anime esprime una gamma di emozioni attraverso l’uso di luci e ombre, riflettendo l’atmosfera marina e i paesaggi interni dei personaggi. La scelta di colori smorzati nei momenti di introspezione e le ondeggianti grafiche durante le manifestazioni del soprannaturale arricchiscono l’intera esperienza visiva.

Inoltre, la colonna sonora di KEIJI INAI gioca un ruolo cruciale nel creare l’atmosfera desiderata. L’uso di melodie al pianoforte e accenti corali contribuisce a intensificare le emozioni, facendo da contrappunto alle scene più drammatiche. L’opening e la ending, con i loro toni malinconici, offrono uno spaccato del tema centrale della storia: il sacrificio e la ricerca di un legame autentico.

Adattamento del manga e esplorazione tematica

Il manga originale di SAI NAEKAWA, pubblicato su Dengeki Maoh dal 2020, ha attirato l’attenzione grazie alla sua combinazione di horror, yuri e profonde riflessioni psicologiche. L’adattamento anime si impegna a mantenere intatti questi elementi, cercando di preservare il messaggio originale senza apportare modifiche significative alla trama o ai personaggi. Tuttavia, alcuni passaggi visivi sono stati resi meno espliciti rispetto al manga, creando una scelta stilistica che potrebbe deludere coloro che preferiscono un’interpretazione più diretta del genere horror.

Ciò che il manga suggerisce con dettagli visivi intensi è spesso sfumato nell’anime, creando un’atmosfera contemplativa che può risultare sia un vantaggio che un limite, a seconda delle aspettative degli spettatori. L’ambientazione marittima e la rappresentazione del dolore interno come paesaggio visivo sono elementi di grande impatto emotivo, rendendo evidente come l’acqua e il mare possano rappresentare sia una cura che una minaccia.

Ritmo narrativo e sfide future

Il ritmo lento della narrazione potrebbe risultare impegnativo per chi predilige un racconto più veloce e incisivo. Alcune scene, in particolare quelle più introspective, possono sembrare trattenute, e questo potrebbe compromettere l’impatto visivo desiderato, soprattutto durante i momenti di tensione emotiva. La relazione tra Hinako e Shiori ha il potenziale di diventare ripetitiva se non vengono introdotti nuovi elementi che mantengano viva la tensione narrativa.

Dal punto di vista tecnico, l’equilibrio tra animazione tradizionale e l’uso di CGI presenta talvolta delle incertezze, con alcune sequenze che non riescono a trasmettere pienamente la bellezza del design originale. Questa sfida, se affrontata con attenzione, potrebbe portare a miglioramenti significativi nel corso della serie, permettendo agli spettatori di immergersi completamente in questo universo fiabesco e oscuro.

In sintesi, This Monster Wants to Eat Me si propone come un’esperienza visiva e narrativa intensa, esplorando temi complessi attraverso una lente poetica e inquietante. Con i suoi personaggi memorabili e una trama ricca di sfumature, l’anime si prepara a conquistare il pubblico, offrendo una prospettiva unica sul confine tra amore e autodistruzione.

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