Monster: The Ed Gein Story esplora la vita di Ed Gein e i crimini che lo hanno reso famoso

Il nuovo capitolo di un’oscura storia criminologica

La serie intitolata “Monster: The Ed Gein Story” ha preso d’assalto l’attenzione del pubblico sul servizio di streaming Netflix. Questa terza stagione dello show, ideato da Ryan Murphy, continua a esplorare le vicende di criminali realmente esistiti e i loro devastanti effetti sulla societĂ . Al centro della narrazione, troviamo la figura di Ed Gein, un noto serial killer le cui azioni macabre hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.

Le precedenti edizioni di Monster hanno già affascinato e terrorizzato gli spettatori raccontando storie altrettanto celebri legate a figure come Jeffrey Dahmer e i fratelli Menéndez, offrendo uno spaccato inquietante della psicologia criminale.

Le origini tormentate di Ed Gein

Ed Gein nacque a La Crosse, nel Wisconsin, in una famiglia caratterizzata da un isolamento sociale e da una forte religiositĂ  fanatica. Sua madre Augusta, una donna autoritaria e ossessionata dal concetto di peccato, credeva di essere l’unica in grado di proteggere i suoi figli da un mondo corrotto e decadente. Dall’altro lato, il padre George era un alcolizzato violento, che contribuì a creare un ambiente familiare disfunzionale.

Monster: The Ed Gein Story esplora la vita di Ed Gein e i crimini che lo hanno reso famoso

Dopo la tragica morte del fratello Henry in un incendio, Ed rimase solo con sua madre fino alla morte di quest’ultima nel 1945. A quel punto, si isolò completamente nel podere di famiglia, situato nei pressi del villaggio agricolo di Plainfield, in Wisconsin. Questo isolamento avrebbe avuto conseguenze devastanti sulla sua psiche.

L’inquietante evoluzione di un individuo solitario

Inizialmente, Ed Gein era percepito come un individuo strano ma non pericoloso dai residenti del suo paese. Tuttavia, col passare del tempo, la sua condotta iniziò a destare preoccupazione. Cominciò a visitare i cimiteri durante la notte, riesumando i corpi di donne che evocavano in lui il ricordo materno, portandoli poi nella sua abitazione.

Con i resti di questi cadaveri, Ed realizzava oggetti per la casa, un comportamento analizzato dagli psichiatri come un disperato tentativo di ristabilire un legame con la figura materna. La sua vita prese una piega macabra quando confessò di aver commesso due omicidi: quello di Mary Hogan, una proprietaria di bar scomparsa nel 1954, e di Bernice Worden, una rivenditrice di ferramenta, scomparsa nel 1957.

La scoperta agghiacciante e la cattura di Gein

La svolta nelle indagini sul caso di Bernice Worden avvenne grazie a suo figlio, vice-sceriffo della contea, il quale rinvenne la ricevuta dell’ultima vendita intestata proprio a Gein. La polizia si recò così a casa di Ed, dove scoprì una scena raccapricciante che rivelò la vera natura delle sue azioni. Arrestato, Gein confessò tutti i dettagli dei sui crimini.

Dopo un lungo periodo trascorso in una condizione di salute mentale compromessa, Ed Gein, nella serie interpretato dall’attore Charlie Hunnam, venne dichiarato idoneo a essere processato nel 1968. Sebbene fosse stato riconosciuto colpevole, fu considerato incapace di intendere e di volere al momento della commissione dell’omicidio di Worden. Pertanto, venne condannato a scontare la sua pena in un ospedale psichiatrico. Morì nel 1984 all’etĂ  di 77 anni a causa di complicazioni respiratorie legate a un cancro.

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