Nina Moric accusa Fabrizio Corona di abbandono nei confronti del figlio Carlos Maria e chiede giustizia

La Lezione di Nina Moric: Un Appello per la Giustizia

Nina Moric torna a far parlare di sé, questa volta per un tema molto delicato. L’ex modella ha deciso di utilizzare i social media per esprimere la sua frustrazione verso Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi, accusandolo di non prendersi cura del loro figlio, Carlos Maria, che attualmente ha 23 anni.

Una Madre Inasprita dalla Situazione

Con un tono assertivo, Moric ha rivelato attraverso le sue Instagram Stories di essere l’unica persona a occuparsi di Carlos Maria da oltre un anno. “Vive con me e sta affrontando gravi difficoltà psicologiche. Non ha un reddito e tutte le spese, dalle visite mediche agli affitti, ricadono su di me”, ha spiegato.

Diritti e Doveri di un Genitore

L’ex modella ha sottolineato che, secondo la legislazione italiana e i principi di base della decenza, entrambi i genitori sono tenuti a supportare un figlio adulto vulnerabile. Ha denunciato il comportamento di Corona, definito ‘nullatenente’ e incapace di assumersi le proprie responsabilità nei confronti del figlio.

Nina Moric accusa Fabrizio Corona di abbandono nei confronti del figlio Carlos Maria e chiede giustizia

Un Messaggio di Coraggio e Determinazione

Moric ha dichiarato di essere giunta al limite della sua pazienza, affermando: “Mio figlio merita cure e dignità che devono arrivare dal sostegno di entrambi i genitori. Non ha scelto di affrontare la sua malattia né la sua condizione.” Ha evidenziato l’importanza di non abbandonare i propri doveri legali e morali, indipendentemente dallo status sociale o dalla notorietà.

Un Appello alla Consapevolezza

La modella ha concluso il suo sfogo affermando: “Il silenzio mi ha tolto la forza, la voce e la salute. Chiedo consapevolezza, responsabilità e giustizia.” Le sue parole accorate potrebbero scaturire risposte, ma resta da vedere se Corona reagirà a tale accusa pubblica.

Questa situazione è davvero sconvolgente. Da madre, comprendo profondamente il desiderio di Nina di lottare per il proprio figlio, ma mi chiedo: fino a che punto si può spingere un genitore per farsi ascoltare? Siamo davanti a una battaglia di diritti e, al contempo, alla fragilità umana. Qual è la vostra opinione su questo caso? Vi sentite più inclini a sostenere incredulità o empatia nei confronti di queste persone in difficoltà?

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