Ceto medio in trappola: il 75% degli italiani e la distribuzione distorta dell’Irpef

Il Paradosso del Ceto Medio: Un’Analisi Inquietante

Negli ultimi due anni si è parlato ampiamente di un possibile taglio dell’Irpef per il ceto medio, ma un nuovo studio dell’Osservatorio sulle dichiarazioni dei redditi rivela una realtà preoccupante. Secondo i dati forniti dal centro studi di Itinerari Previdenziali, con l’appoggio di Cida, emerge che quasi il 75% degli italiani, definito come un ceto medio “in trappola”, dichiara redditi non superiori a 29mila euro, contribuendo con meno del 25% del totale dell’Irpef.

La Distribuzione dell’Irpef: Un Disequilibrio Sconvolgente

Tra i 42,6 milioni di contribuenti, oltre tre quarti delle entrate fiscali derivano da soli 11,6 milioni di cittadini, il che rappresenta poco più di un quarto del totale. Gli altri 31 milioni di italiani, invece, versano solo il 23,13% dell’imposta, che finanzia servizi essenziali come salute, assistenza sociale e istruzione. Questi numeri suscitano interrogativi: è realistico pensare che quasi metà della popolazione viva con redditi di circa 10mila euro lordi all’anno?

Un Paese Che Non Rispecchia la Realtà Economica

Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, sottolinea che questa fotografia economica sembra più quella di un Paese in difficoltà piuttosto che di una nazione membro del G7. La situazione lascia presagire un’incredibilità nei confronti dei consumi e delle abitudini di spesa degli italiani, che appaiono discordanti rispetto ai dati presentati.

Ceto medio in trappola: il 75% degli italiani e la distribuzione distorta dell’Irpef

La Pressione Fiscale su Pochi: Un Meccanismo Insostenibile

Secondo Stefano Cuzzilla, il sistema attuale implica che meno di un terzo dei contribuenti sostiene oltre il 75% dell’Irpef. Questo crea un pesante onere fiscale su una ristretta minoranza, lasciando il resto della popolazione priva di responsabilità. Le persone con redditi superiori a 60mila euro si trovano ad affrontare una carico maggiore, poiché pagano per se stessi e per coloro che non contribuiscono affatto.

Il Ruolo dell’Evasione Fiscale e dell’Economia Sommessa

Brambilla mette in evidenza come questi dati potrebbero essere “gonfiati” dalla presenza di economia sommersa e evasione fiscale, aree in cui l’Italia primeggia in Europa. Nonostante i segnali di miglioramento dell’economia e dell’occupazione, il 43,15% degli italiani risulta ancora senza reddito, vivendo così a spese degli altri. Inoltre, ci sono 1.184.272 individui che presentano un reddito nullo o negativo, quindi non versano né tasse né contributi.

Personalmente, trovo questa situazione assolutamente allarmante. È difficile non sentirsi frustrati di fronte a un sistema che penalizza coloro che lavorano duramente per mantenersi e che allo stesso tempo comprime le fasce più vulnerabili. La domanda che mi pongo è: come possiamo costruire un futuro più equo per tutti? Sarà mai possibile riequilibrare questo ingiusto carico fiscale? Raccontatemi le vostre opinioni, sono curiosa di sapere cosa ne pensate!

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