Tragedia a Sidoarjo: Crollo della Scuola Islamica Al Khoziny
Un drammatico incidente ha colpito la scuola islamica Al Khoziny a Sidoarjo, nella Giava orientale, dove il bilancio provvisorio attesta tre morti accertati e ben trentotto dispersi. Le vittime, tre giovani tra i dodici e i diciassette anni, si erano radunati con i compagni per la preghiera pomeridiana quando, inaspettatamente, l’edificio ha ceduto improvvisamente. Secondo le informazioni riportate dalla Bbc, l’istituto faceva parte di un complesso religioso frequentato da centinaia di studenti.
Operazioni di Soccorso in Corso
Le operazioni di soccorso sono proseguite per tutta la notte e continuano senza sosta. Nanang Sigit, a capo dell’agenzia di ricerca e soccorso di Surabaya, ha affermato che potrebbero esserci ancora persone in vita intrappolate sotto le macerie. “Abbiamo udito pianti e grida”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di procedere con cautela a causa delle condizioni instabili del building crollato.
Gravi Feriti e Amputazioni
Le autorità locali segnalano novantanove ragazzi feriti, molti dei quali sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali della zona. Tra i feriti ci sono casi gravi, inclusi fratture e traumi significativi; in almeno un caso i medici hanno dovuto ricorrere all’amputazione per salvare la vita di uno studente. Inoltre, altri trentotto giovani risultano attualmente dispersi, probabilmente prigionieri di cumuli di cemento e ferro.
La Struttura Crollata: Un Progetto Inadeguato
Le prime indagini suggeriscono che l’edificio, originariamente di due piani, era stato ampliato fino al quarto piano senza che le fondamenta fossero adeguatamente rinforzate per sostenere il peso aggiuntivo. Il cedimento è avvenuto precisamente durante la colata di cemento per il nuovo solaio, causando il collasso dell’intero edificio. KH Abdul Salam Mujib, responsabile del collegio islamico, ha spiegato che i lavori di ampliamento erano in corso da mesi, ma solo il piano terra era stato utilizzato per le attività di preghiera. “Quel giorno era in corso il getto di cemento per il quarto piano. Non conosciamo il numero esatto di persone presenti all’interno al momento del crollo,” ha dichiarato il religioso, esprimendo il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime e annunciando la sospensione delle attività scolastiche.
È in momenti come questi che ci si rende conto della fragilità della vita. La tragedia che ha colpito Al Khoziny è un evento devastante che suscita una profonda riflessione sulla sicurezza delle strutture scolastiche. Come fan del progresso educativo, non posso fare a meno di chiedermi: come possiamo garantire che simili incidenti non si ripetano in futuro? La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita e sicurezza, non uno di paura e precarietà. Sarebbe utile sentire cosa ne pensano gli altri su questo tema così delicato.
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