La Preoccupazione di Ilaria Salis
Ilaria Salis, eurodeputata del partito Avs, esprime le sue inquietudini in un’intervista a Repubblica. “Questi sono giorni carichi di tensione. Nutro fiducia nei miei colleghi che parteciperanno al voto riguardante l’immunità, ma la mia ansia è palpabile. Il futuro che potrebbe dipanarsi è a dir poco spaventoso,” rivela.
Due Date Cruciali per il Futuro
Martedì si svolgerà il voto della commissione Affari legali del Parlamento europeo. Qualora si decidesse per la revoca dell’immunità, il 7 ottobre sarà la data in cui l’assemblea plenaria esprimerà il suo giudizio. Salis sottolinea: “Sono due momenti decisivi non solo per la mia vita, ma anche per la democrazia stessa. Se il Parlamento dovesse privarmi dell’immunità, il mio processo a Budapest riprenderà: un procedimento grottesco, con una sentenza già scritta, priva di garanzie democratiche. Rischierei fino a 24 anni di carcere, una pena eccessiva rispetto alle accuse mosse contro di me.”
Il Rischio di un Mandato d’Arresto Europeo
L’Ungheria potrebbe emettere un mandato d’arresto europeo. Salis avverte: “Potrebbero arrestarmi a Strasburgo, immediatamente dopo il voto, o durante un viaggio in Italia o Bruxelles. Potrei essere estradata in Ungheria, riportata da chi mi ha trascinato in tribunale e tenuta in catene, come accaduto durante i miei oltre quindici mesi di detenzione in condizioni inumane. Un’esperienza terribile che pensavo di aver superato e che ora rischia di ripetersi. Ho paura che potrei subire ulteriori persecuzioni a causa delle mie opinioni critiche verso il governo ungherese, un regime di estrema destra che esercita il potere in modo autoritario e vendicativo.”
Un Bersaglio per le Campagne d’Odio
Salis afferma di essere diventata un obiettivo per coloro che “sono allergici ai discorsi sulla giustizia e sull’uguaglianza”. Aggiunge: “Rappresento un esempio di come l’estrema destra, sia in Ungheria che altrove, possa minare i valori democratici attraverso campagne d’odio e propaganda. A loro non importano le garanzie democratiche; quando queste non servono ai loro scopi o riguardano avversari, vengono calpestate con disprezzo.”
Personalmente, trovo inquietante questa situazione e la determinazione di Salis nell’affrontarla. La sua lotta per la giustizia e la democrazia è ammirevole, ma fa riflettere su quanto il potere possa essere abusato. È sconvolgente vedere una rappresentante dell’Unione Europea vivere una tale minaccia. Cosa ne pensate? Siamo davvero pronti a difendere i valori democratici che consideriamo fondamentali?
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