La nuova mini serie spagnola “Due tombe”, disponibile su Netflix dal 29 agosto 2025, si immerge in una vicenda drammatica ambientata nell’incantevole Andalusia. Protagonista è Isabel, una nonna determinata a sfidare ogni ostacolo per ritrovare la nipote scomparsa, Veronica. In tre episodi della durata di circa 50 minuti ciascuno, la narrazione esplora segreti familiari, misteri e vendette, con attori di spicco come Álvaro Morte, noto per il suo ruolo in “La Casa di Carta”.
Un Legame Familiare Profondo
La storia si sviluppa nel pittoresco borgo di Frigiliana, nei pressi di Malaga, dove Isabel vive con il figlio Antonio e le sue due nipoti, Veronica e Lupe. La sua relazione con Veronica, la più giovane, è intensa e affettuosa; entrambe condividono momenti speciali, tra cui il suonare insieme e indossare lo stesso paio di orecchini. Durante i festeggiamenti di San Juan, un’importante tradizione locale, Veronica e la sua amica Marta escono insieme, truccate e vestite in modo appariscente. Una corsa in auto con un coetaneo di nome Jonas segna l’inizio di un incubo: le ragazze scompaiono nel nulla.
La Ricerca disperata
Un’intera comunità si mobilita per ritrovare le due adolescenti. Le indagini della Guardia Civile si concentrano su Jonas, arrestato ma poi rilasciato per mancanza di prove. Nel frattempo, il corpo di Marta viene rinvenuto in mare, e l’autopsia rivela che ha subito violenza prima della morte. Di Veronica, però, non ci sono tracce, intensificando il mistero che avvolge la storia.
Conflitti e Rivelazioni
Isabel, mossa dalla pena, si reca dalla famiglia di Marta per esprimere le proprie condoglianze. Il padre, Rafael Salazar, è un noto narcotrafficante, che nega qualsiasi coinvolgimento nelle sparizioni. La determinazione di Isabel la porta a confrontarsi con Jonas, il quale sostiene di aver lasciato le ragazze in una zona benestante senza esserne responsabile.
Un nuovo particolare emerge quando uno studente di pianoforte di Isabel, Béltran, confida di aver visto Veronica dopo la sua scomparsa, indossando un paio di orecchini verdi, diversi da quelli condivisi con la nonna. Colpita da questa informazione, Isabel riesce a rintracciare Béltran e, in un momento di disperazione, lo stordisce per forzarlo a rivelare ciò che sa. Il ragazzo menziona una festa esclusiva in cui erano presenti nomi noti, accennando a pratiche di droga e prostituzione minorile, e rivela che Veronica aveva già venduto il suo corpo in passato.
Una Discesa negli Abissi
Il dolore e l’ira spingono Isabel a compiere un gesto estremo: uccide Béltran con un martello, segnando un punto di non ritorno nella sua ricerca. Dopo aver nascosto il corpo, contatta Rafael Salazar e insieme decidono di indagare per trovare Veronica, sebbene la fiducia tra loro sia fragile a causa delle incertezze emerse dalle parole di Béltran.
Un Raggio di Luce nel Buio
“Due tombe” affronta una difficoltà chiara: la brevità dei tre episodi limita lo sviluppo delle trame e dei misteri legati ai personaggi. Diverse dinamiche, in particolare quelle familiari, rimangono solo accennate. La serie mette in evidenza il dolore e il conflitto nei rapporti familiari, mostrando quanto sia difficile conoscere davvero chi ci sta vicino in un contesto dominato da segreti e violenze.
Il viaggio di Isabel e Veronica rappresenta due facce di una medesima realtà. Mentre Isabel si trasforma da dolce nonna a vendicatrice, Veronica tenta di fuggire da una vita di scelte sbagliate. Le interpretazioni del cast, in particolare quella di Kiti Mánver nel ruolo di Isabel, offrono profondità a una figura complessa, capace di passare all’azione in nome dell’amore.
Un Thriller che Colpisce al Cuore
Questa mini serie si inserisce in una tradizione di thriller spagnoli che esplorano drammi sociali e familiari attraverso una trama investigativa. Sebbene alcune scelte narrative possano apparire poco credibili o accelerate, “Due tombe” cattura l’attenzione grazie a temi forti ed emozionanti.
Personalmente, “Due tombe” mi ha colpito profondamente. La trasformazione di Isabel da figura materna a vendicatrice è devastante e affascinante al tempo stesso. Mi chiedo: fino a che punto ci si spinge per salvare un proprio caro? E voi, come vi sentireste nei panni di Isabel? È giustificabile perdere il controllo in nome dell’amore?
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