Ludovico Peregrini, il leggendario “Signor No” di Rischiatutto: vita, carriera e causa della morte

La televisione italiana ha perso uno dei suoi volti più iconici: Ludovico Peregrini, noto al grande pubblico come il temuto e rispettato “Signor No” del celebre quiz Rischiatutto. Figura di spicco della TV dagli anni ’70, è stato per oltre quarant’anni il custode delle regole al fianco di Mike Bongiorno, diventando un simbolo di rigore, cultura e ironia.

Ludovico Peregrini si è spento a 82 anni nella sua casa in Bretagna, circondato dall’affetto della moglie e delle figlie. La notizia della morte ha commosso colleghi, amici e telespettatori, che lo ricordano come un uomo di rara eleganza e intelligenza. Molti si sono chiesti quale fosse la causa della morte di Ludovico Peregrini: secondo quanto riportato, si è trattato di un malore improvviso che lo ha colpito nella sua abitazione.


Gli inizi: da studente di Lettere al volto della TV italiana

Nato a Como il 27 giugno 1943, Ludovico Peregrini si laurea in Lettere all’Università Cattolica di Milano. L’ingresso in Rai avviene quasi per caso, grazie a un ex compagno di studi. Esordisce nel programma musicale Settevoci accanto a Pippo Baudo, ma il vero salto arriva nel 1970, quando Mike Bongiorno lo chiama come autore di Rischiatutto.

Da lì nasce il mito del “Signor No”, incaricato di vigilare sulle regole del gioco e di verificare le risposte dei concorrenti. Con il suo stile serio ma ironico, Peregrini diventa un punto fermo dello show, protagonista di scambi memorabili con Bongiorno e parte integrante di un fenomeno televisivo che raggiungeva oltre 20 milioni di spettatori a puntata.


Una carriera oltre Rischiatutto

Il percorso di Ludovico Peregrini non si è fermato a Rischiatutto. Ha lavorato a programmi storici come Scommettiamo?, Flash, I sogni nel cassetto e La ruota della fortuna. Ha collaborato con Gerry Scotti e, nel 1997, è tornato accanto a Mike Bongiorno al Festival di Sanremo.

Non solo TV: Peregrini ha anche scritto testi per artisti del calibro di Mina e Toto Cutugno, dimostrando una versatilità rara. Nel 2016, Fabio Fazio lo ha riportato in TV con una riedizione di Rischiatutto, riconfermando il suo ruolo di custode della cultura televisiva.


Un’eredità di rigore e cultura

Negli ultimi anni, Ludovico Peregrini aveva espresso preoccupazione per il calo di interesse dei giovani verso la cultura generale e la storia. La sua figura resta un esempio di intrattenimento intelligente, capace di coniugare divertimento e contenuti di valore.

Alla sua morte, numerosi colleghi lo hanno ricordato con affetto. Fabio Fazio lo ha definito “un uomo di rara eleganza e sensibilità”, mentre i fan lo celebrano ancora come il “Signor No” che ha segnato un’epoca.

Ludovico Peregrini, il leggendario “Signor No” di Rischiatutto: vita, carriera e causa della morte


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