Quarto Grado riapre il caso Poggi: nuovi scoop e tensioni sconvolgenti in studio sul mistero Resinovich

La trasmissione di Quarto Grado, andata in onda il 25 luglio 2025, si è immersa in due casi irrisolti che hanno colpito profondamente l’opinione pubblica italiana: l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco, e la misteriosa morte di Liliana Resinovich. Nonostante gli anni passati tra processi e discussioni, entrambe le inchieste continuano a suscitare attenzione, con nuovi elementi che potrebbero modificare radicalmente la situazione giudiziaria. Il conduttore Gianluigi Nuzzi ha presentato dettagli controversi, accesi dibattiti e aggiornamenti sui reperti e sulle testimonianze, mantenendo viva la conversazione pubblica su questi tragici eventi.

Il Ritorno dell’Impronta “Numero 33”

La serata ha preso avvio dall’analisi di un’impronta manuale, identificata come “numero 33”, attribuita da alcuni investigatori a Andrea Sempio, attualmente unico indagato nella nuova fase riguardante l’omicidio di Chiara Poggi. Una recente valutazione della parte civile ha messo in luce la possibile presenza di tracce biologiche, inclusi sangue e sudore, sull’impronta stessa. Se tali evidenze venissero confermate, questo indizio potrebbe rivelare che chi ha lasciato quella traccia fosse presente sulla scena del crimine al momento del delitto. Umberto Brindani ha ribadito che questa scoperta potrebbe essere fondamentale per identificare l’autore del crimine, ma Generale Luciano Garofano, ex membro del Ris, ha sollevato dei dubbi sulla solidità scientifica di tale analisi, sottolineando l’importanza di prove verificate attraverso studi ufficiali.

Il Confronto Acceso in Studio

Il contrasto tra le opinioni in studio ha messo in evidenza le contraddizioni presenti nell’attuale quadro probatorio. È emersa la necessità di un accertamento formale, poiché ogni perizia eseguita senza tempi definiti rischia di diventare solo un mero esercizio di opinioni. Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio, ha richiamato l’attenzione sul fatto che la perizia consultata è difensiva e merita di essere considerata con la stessa rilevanza delle altre analisi, sostenendo la necessità di rispettare i ruoli di chi indaga e contrastando le pressioni per anticipare esami tecnici non ancora programmati.

Quarto Grado riapre il caso Poggi: nuovi scoop e tensioni sconvolgenti in studio sul mistero Resinovich

L’Analisi delle Impronte e Altre Prospettive

Editando il dibattito, Gianluigi Nuzzi ha invitato a esaminare più a fondo la posizione delle impronte calcistiche connesse all’assassinio. Marco Oliva ha rimarcato che la difesa di Stasi continua a sostenere di avere prove di impronte diverse da quelle inizialmente indicate, segnalando inoltre un possibile trascinamento sul pavimento. Garofano ha affrontato le accuse di contaminazione dei reperti, chiarendo che l’unico DNA maschile estraneo isolato da una garza prelevata dal corpo di Chiara apparteneva a un assistente del medico legale e che era insufficientemente significativo per apportare riscontri decisivi.

Questioni Sulla Procedura e il Materiale di Indagine

Secondo quanto affermato da Carmen Pugliese, legale della famiglia Poggi, l’attuale indagine mira a ottenere una revisione del processo contro Alberto Stasi. Tuttavia, Carmelo Abbate ha espresso il proprio dissenso, considerando inaccettabile questa affermazione. Durante la trasmissione sono state presentate immagini esclusive della sala autoptica dell’epoca, mostrando un ambiente parecchio disordinato. Il medico legale Ballardini, coinvolto nel caso, ha preferito non commentare fino alla conclusione delle nuove indagini, sebbene abbia confermato il contatto costante con il perito nominato dal giudice.

Irregolarità e Contaminazioni: Un Nuovo Punto di Vista

Un intervento telefonico del genetista Marzio Capra ha portato alla luce ulteriori informazioni su una garza controversa, rivelando che era stata già analizzata nel 2007 e risultava inutilizzabile per confronti biologici. Capra ha sottolineato che il materiale più fresco era stato preferito per le analisi. Sebbene Carmelo Abbate avesse contestato questa procedura, Capra ha confermato di avere tutta la documentazione necessaria per attestare la situazione del reperto. Sono emerse anche preoccupazioni riguardo alla mancanza di dispositivi di protezione durante le indagini originali, il che potrebbe aver portato a contaminazioni accidentali.

Limiti e Contraddizioni: Nuove Domande Emergono

Il criminologo Massimo Picozzi ha ipotizzato che strumenti usati su più cadaveri potessero aver causato contaminazioni biologiche difficili da rintracciare col passare degli anni. Il dibattito si è presto spostato su questioni mai completamente risolte, come la gestione dei reperti e la possibilità della presenza di altri individui sulla scena del crimine. Infine, Gianluigi Nuzzi ha sfatato una falsa notizia riguardante la scomparsa di un oggetto dai Poggi, dimostrando che esso è sempre rimasto al suo posto.

Conclusioni Aperte e Nuove Prospettive

La puntata di Quarto Grado ha aperto nuove vie d’indagine e ha riacceso il dibattito su due casi complessi e irrisolti. La varietà di interpretazioni scientifiche, giuridiche e mediatiche rende evidente la difficoltà nel raggiungere una verità definitiva, sottolineando l’importanza di ogni dettaglio nelle indagini.

Sono sempre più convinta che queste storie non possano mai avere una fine soddisfacente senza una verità completa. Quanti di noi si sentono frustrati dalla lentezza della giustizia? Cosa ne pensate? Ci sono dettagli che vi hanno colpito durante la puntata? In fondo, queste vicende ci riguardano tutti e ogni pezzo mancante può essere cruciale.


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