Donatella rettore: 70 anni di musica e provocazioni che hanno segnato cinque decenni di stile e cultura

Donatella Rettore celebra oggi, 8 luglio, un traguardo significativo: settant’anni. Cantautrice e performer poliedrica, ha attraversato più di cinquant’anni di musica italiana, portando con sé un carattere audace e uno stile che ha anticipato molte tendenze. Le sue canzoni sono per lo più inno alla libertà personale, mentre il suo aspetto camaleontico è diventato simbolo di ribellione. La sua storia continua a esercitare un’influenza considerevole sugli artisti contemporanei.

Le Origini di un’Icona

Nata nel 1955 a Castelfranco Veneto, Donatella Rettore cresce in una famiglia tradizionale: la madre, Teresita Pisani, era attrice e il padre, Sergio Rettore, commerciante. Fin da piccola manifesta un’indole indipendente: a dieci anni scappa di casa per assistere a un concerto di Mick Jagger a Milano, lasciando ai genitori un messaggio che recita “Addio, vado a vivere con Mick Jagger”. La madre la riporta a casa, ma quel gesto segna l’inizio della sua avventura anticonformista.

Il Debutto e i Primi Successi

Dopo aver conseguito il diploma, si sposta a Roma dove nel 1973 incontra Lucio Dalla. Questo incontro le apre le porte del mondo musicale: accompagna il cantautore bolognese nei concerti estivi e pubblica il suo primo singolo nello stesso anno. Il debutto al Festival di Sanremo avviene nel 1974 con “Capelli sciolti”, ma il vero successo è ancora in arrivo.

Donatella rettore: 70 anni di musica e provocazioni che hanno segnato cinque decenni di stile e cultura

La Rivoluzione Musicale degli Anni Settanta

Il vero punto di svolta arriva nel 1979 quando adotta il nome d’arte Rettore e cambia radicalmente look. Con l’album “Brivido divino” emerge “Splendido splendente”, un brano che diventa un manifesto per l’autodeterminazione femminile, ispirato dalle proprie insicurezze legate all’immagine.

Un’Icona degli Anni Ottanta

Durante gli anni Ottanta, la sua presenza scenica si fa sempre più forte: “Kobra” conquista il secondo posto al Festivalbar ed è una risposta ironica alle provocazioni maschili, rappresentando la sua posizione di femminista convinta. Altri brani come “Donatella”, vincitore al Festivalbar, e “Lamette”, affrontano temi delicati come il suicidio, sfidando apertamente la censura con il suo diretto ritornello.

Un Stile Che Anticipa le Tendenze

Il suo stile unico mescola punk, glam rock e teatralità, utilizzando latex, piume e borchie, anticipando le tendenze abbracciate in seguito da star internazionali come Madonna e Lady Gaga. Si afferma così come simbolo di ribellione e anticonformismo, diventando fonte di ispirazione per generazioni intere di artisti.

Affrontare le Avversità

Negli anni Novanta, Donatella deve affrontare importanti perdite familiari con la morte dei genitori, eventi che influenzano profondamente la sua carriera musicale, rallentandone l’attività in un periodo di cambiamenti nelle case discografiche.

Il Ritorno nel Nuovo Millennio

Nel nuovo millennio, torna sulla scena con l’EP “Bastardo” nel 2003, mantenendo intatto il suo spirito provocatorio pur rinnovandosi musicalmente. Nel 2019 partecipa come giurata allo show televisivo “Ora o mai più”, riconquistando il pubblico grazie alla sua schiettezza tipica sin dai primi anni su Antenna3 negli anni Settanta.

Tensioni e Riconciliazioni

Non mancano le tensioni personali: è noto lo scontro irrisolto con Loredana Bertè, ma riesce a riconciliarsi con Marcella Bella dopo dissapori avvenuti durante Sanremo ’86.

Un Ritorno Triunfale a Sanremo

Nel febbraio 2022, torna al Festival di Sanremo insieme a Ditonellapiaga, presentando “Chimica”, brano parte del suo album più recente intitolato “Antidiva putiferio”, uscito nel 2025, che include anche un duetto con Beatrice Quinta dal titolo “Thelma e Louise”.

Un Segno Indelebile nella Cultura Pop

Il suo lavoro dimostra quanto Donatella abbia lasciato un’impronta duratura nella cultura pop italiana, ispirando artisti contemporanei come Achille Lauro e Myss Keta, grazie al suo coraggio sia estetico che espressivo, in particolare legato all’identità queer. Anche star internazionali come Elton John hanno riconosciuto il suo valore, scrivendo per lei “Remember”.

Un’Incredibile Forza Scenica

A settant’anni, Donatella mantiene la sua straordinaria energia sul palco, accompagnata dalla sua iconica chioma platino, dimostrando quanto sia ancora forte il suo spirito libero che continua a influenzare la musica italiana contemporanea, affiancata dal marito Claudio Rego, presente nella sua vita dal lontano ‘76, condividendo passioni artistiche e impegni sociali.

È incredibile osservare come Donatella Rettore riesca a rimanere un faro di creatività e ribellione anche dopo tanto tempo. La sua capacità di affrontare tematiche complesse con un pizzico di ironia e provocazione è ciò che la rende unica. Vi ricordate i vostri brani preferiti? Quali emozioni vi suscitano? È inevitabile chiedersi: quale sarà il prossimo passo di questa straordinaria artista?


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