Bruce Springsteen a San Siro 2025: il primo concerto che lascerà il segno secondo un noto critico musicale

Bruce Springsteen è pronto a esibirsi nuovamente sul palco di San Siro con due concerti molto attesi, dopo un periodo di stop forzato a causa di problemi di salute. Un critico musicale, che non ha mai avuto l’opportunità di assistere a un live del Boss in tutta la sua carriera trentennale, condivide l’attesa e le emozioni legate al suo debutto di fronte al pubblico milanese.

Un Viaggio nei Ricordi: La Scoperta del Boss

La storia comincia venticinque anni fa. Nel 2000, l’autore iniziava la sua avventura come scrittore per la rivista GenteViaggi, proponendo un’idea audace: un coast to coast negli Stati Uniti sulle orme di Bruce Springsteen, insieme alla cantautrice Cristina Donà. All’epoca, la sua passione per il Boss non era ancora esplosa; anzi, vi erano dei pregiudizi legati alla figura dell’artista americano.

Un’Ottima Occasione per Educarsi

Tuttavia, quell’occasione si rivelò perfetta per approfondire la discografia di Springsteen e comprendere chi fosse realmente quell’artista spesso frainteso come nazionalista. Il doppio album “The River”, pubblicato nel 1980, divenne il fil rouge del viaggio attraverso città come Newark, New York, Philadelphia e Chicago, fino a raggiungere la California. Da quest’esperienza nacque un reportage su GenteViaggi e successivamente un libro intitolato “God Less America”, accompagnato da un video artistico curato da Cristina Donà.

Bruce Springsteen a San Siro 2025: il primo concerto che lascerà il segno secondo un noto critico musicale

Una Svolta Professionale e Personale

Questa esperienza segnò anche una svolta nella carriera dell’autore, che iniziò a spostarsi dai racconti puri ai reportage musicali e culturali. Nel corso degli anni, ha scritto numerosi libri, comprese biografie musicali, mentre il suo rapporto con Springsteen evolveva in una crescente affezione e consapevolezza della complessità artistica del Boss.

Preparativi Originali Prima del Grande Evento

Il giorno del concerto, lo scrittore opta per una preparazione poco convenzionale: invece di ascoltare le canzoni del Boss, decide di guardare “Tintoria”, un programma televisivo condotto da Paolo Nori, scrittore emiliano noto per il suo umorismo originale. Questa scelta riflette un approccio intimo all’esperienza live che sta per affrontare: niente sovraccarico musicale, ma piuttosto serenità interiore prima dello spettacolo.

Momenti Preziosi e Aspetti Diversi dalla Solita Narrazione

Paolo Nori è stato il compagno ideale in questo percorso, avendo condiviso momenti significativi della sua carriera letteraria fin dagli anni Novanta. Entrambi hanno pubblicato opere quasi simultaneamente presso DeriveApprodi e hanno vissuto esperienze particolari nel panorama culturale italiano. Questa parentesi serve a sottolineare quanto sarà diverso il racconto rispetto al classico resoconto tecnico tipico dei concerti rock; qui c’è spazio per le emozioni personali intrecciate con la carriera dell’autore.

Il Ritorno Sul Palco di San Siro

Finalmente, San Siro accoglie Bruce Springsteen per due attesissimi concerti nell’afosa estate del 2025, dopo un anno di stop forzato dovuto alla malattia dell’artista. Nonostante le recenti difficoltà fisiche, con Little Steven reduce da un intervento chirurgico, l’intera E-Street Band è sul palco pronta a regalare uno spettacolo indimenticabile di fronte a migliaia di spettatori entusiasti già dalle prime ore della serata.

Un Pubblico Appassionato e Coinvolto

Contrariamente ad altri eventi, il pubblico ha un’età media più elevata, ma questo non diminuisce certo l’entusiasmo né la partecipazione collettiva durante le oltre tre ore di musica rock ed emozione vissute sotto le luci dello stadio. Lo show inizia puntualmente alle otto, permettendo a tutti di tornare a casa comodamente grazie ai mezzi pubblici disponibili fino a tardi.

Una Performance Sempre Nuova e Coinvolgente

La scaletta cambia rispetto alla serata precedente, dimostrando la libertà di Springsteen di adattare i suoi brani senza dover ricorrere a effetti visivi o scenografie elaborate; qui conta solo la musica dal vivo e la connessione immediata con il pubblico. Le tre ore trascorse sul palco vivono intensi momenti di pura energia mescolati a pause cariche di profonda emozione attraverso canzoni iconiche come Born to Run e Thunder Road, assieme a brani meno noti scelti per rinnovare continuamente l’esperienza live.

Messaggi di Inclusività e Speranza

Springsteen scende spesso vicino alle transenne, abbracciando i fan e creando momenti di connessione unica. I suoi discorsi tra i brani sono altrettanto significativi, evidenziando valori di inclusività e prendendo posizione contro l’eredità divisiva lasciata dall’amministrazione Trump. Spesso, un messaggio di James Baldwin appare sul maxi schermo, riassumendo lo spirito dello spettacolo: “In questo mondo non c’è tutto il senso d’umanità che si vorrebbe esistesse ma ce n’è abbastanza”.

Un Evento Che Rimarrà nel Cuore

Questo evento diventa così non solo un concerto, ma un manifesto politico e un momento poetico capace di unire platea e musicisti, dando forma concreta a un sogno collettivo evocato dalla musica stessa. Un’opportunità unica dove storie personali e cultura popolare americana si fondono in un stadio italiano, riunendo speranze diverse attorno all’immenso repertorio firmato Bruce Springsteen.

Credo che ogni fan di Springsteen possa capire l’emozione di vivere un evento simile. È incredibile come la sua musica riesca ancora a risuonare così profondamente, toccando le corde più sensibili di ognuno di noi. La domanda che mi pongo è: qual è il brano che per voi rappresenta meglio il “Boss” e perché? Non vedo l’ora di leggere le vostre opinioni e confrontarci su questi momenti magici che ci ha regalato!


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