Brian Selznick a Roma: tra cinema, magia e profonde riflessioni sull’identità queer

Un Incontro Unico a Roma

In una calda giornata romana, con il termometro che raggiunge i 50 gradi all’ombra, l’incontro con Brian Selznick al cinema Troisi di Trastevere si rivela un’opportunità imperdibile per esplorare l’universo creativo di questo autore americano. Tra la frenesia di trovare parcheggio e le fontanelle che offrono sollievo, la conversazione si dipana dai ricordi di New York alle sue opere più famose, toccando anche le polemiche legate a Harry Potter e alla sua creatrice, J.K. Rowling.

Una Calda Accoglienza Romana

La città eterna si fa sentire nella sua afosa estate, accogliendo però con entusiasmo i numerosi fan radunati nel foyer del cinema Troisi. La ricerca di un parcheggio vicino alla sala diventa quasi un’impresa, ma alla fine si riesce a sistemare l’auto accanto a un “nasone”, la fontanella romana tanto amata nei mesi caldi.

Riflessioni Cinematografiche

Nella serata precedente, Selznick è stato protagonista di Il Cinema in Piazza, un evento organizzato dalla Fondazione Piccolo America che ha omaggiato il film Hugo Cabret, ispirato dal suo romanzo più noto. L’atmosfera era quella tipica degli eventi culturali romani: un pubblico curioso, domande stimolanti e un autore pronto a condividere aneddoti sia personali che professionali.

Brian Selznick a Roma: tra cinema, magia e profonde riflessioni sull’identità queer

Le Radici di Brian Selznick

Nato nel New Jersey negli anni ’70, Selznick cresceva in una famiglia che considerava New York un luogo da evitare, intimorita dalle immagini violente diffuse dai media. Tuttavia, tutto cambia grazie all’amicizia con Deb DeFuria, che lo incoraggia a scoprire la Grande Mela. Dopo la laurea, Selznick inizia ad esplorare un mondo ricco di arte, architettura e parchi pubblici, trovando infine il suo posto nel cuore pulsante della città.

Un Legame Emotivo con Houdini

Fin da piccolo, Selznick è attratto dall’idea dell’escapismo grazie ai racconti di Harry Houdini. Questo legame si fa profondo poiché Houdini rappresenta non solo un intrattenimento, ma anche una metafora della propria identità queer, vissuta come un segreto nascosto.

Il Tempo come Tema Centrale

Il concetto di tempo è un filo conduttore in molte delle opere di Selznick, da Hugo Cabret fino al recente Run Away With Me, dove il tempo stesso assume il ruolo di antagonista. Crescendo, Selznick diventa più consapevole del potere che il tempo esercita sulle vite delle persone e delle diverse percezioni culturali riguardo passato, presente e futuro.

Il Dialogo sull’Inclusività

Selznick mette in evidenza l’importanza di un dialogo paziente su questioni sociali delicate, come quelle relative alla comunità LGBTQ+. Critica apertamente J.K. Rowling per le sue affermazioni controverse, che hanno alimentato la marginalizzazione sociale delle persone transgender, ma al contempo sottolinea l’importanza di separare l’artista dall’opera, permettendo ai fan di continuare ad amare Harry Potter senza dover necessariamente approvare ogni opinione dell’autrice.

È davvero straziante vedere come un’opera che ha unito generazioni possa essere oscurata da le opinioni personali di chi l’ha creata. Ma io credo fermamente che l’amore per Harry Potter possa esistere al di là delle polemiche. Come vi sentite voi riguardo a questo equilibrio tra apprezzamento artistico e disaccordo personale? La narrazione di Selznick ci invita a riflettere su quanto siamo disposti a tollerare o a combattere per ciò che amiamo.


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