Sparatoria a Sant’Antimo: tre arresti e il titolare Luca Di Stefano in gravi condizioni

Un Evento Drammatico a Sant’Antimo

Lo scorso 13 maggio, un episodio di estrema violenza ha colpito Sant’Antimo, quando una sparatoria ha avuto luogo all’interno della risto-pescheria “Il sole di notte“. Il proprietario, Luca Di Stefano, noto anche per la sua presenza su TikTok, è rimasto ferito durante questo atto avventato. Dopo settimane di indagini approfondite, le autorità hanno proceduto ad arrestare tre individui coinvolti in questo inquietante evento.

Il Panico nel Locale

La serata del 13 maggio ha visto il locale “Il sole di notte“, frequentato da un gran numero di clienti, trasformarsi in un palcoscenico di paura e caos. Durante il normale turno di lavoro, degli aggressori non identificati hanno iniziato a sparare all’interno del ristorante, prendendo di mira Luca Di Stefano. L’episodio ha generato una situazione di panico tra i presenti, richiedendo immediato soccorso da parte delle forze di polizia e dei servizi medici.

Un Attacco Mirato

Di Stefano, oltre a gestire la risto-pescheria, aveva guadagnato una certa notorietà come influencer nelle piattaforme social, in particolare su TikTok. La natura dell’attacco suggerisce che fosse stato pianificato con l’intento specifico di colpirlo in un luogo affollato e pubblico.

Sparatoria a Sant’Antimo: tre arresti e il titolare Luca Di Stefano in gravi condizioni

Le Indagini in Corso

I responsabili delle indagini hanno raccolto dichiarazioni dai testimoni presenti e analizzato ogni dettaglio utile a ricostruire l’accaduto e il movente dell’agguato. L’inchiesta è stata affidata alla squadra mobile e al commissariato di Frattamaggiore, sotto la supervisione della procura di Napoli. Utilizzando intercettazioni telefoniche e interrogatori, gli investigatori sono riusciti a creare un quadro preciso dei fatti.

Radici Personali del Crimine

Le prime informazioni emerse indicano che l’attacco sarebbe stato motivato da ragioni personali legate a una relazione sentimentale intrapresa da Luca Di Stefano con una donna precedentemente legata a uno degli arrestati. Questo aspetto ha spinto gli aggressori a organizzare un raid punitivo nei confronti del titolare del locale.

Mafie e Culpabilità

Gli elementi raccolti hanno permesso di individuare non solo i colpevoli, ma anche di associare le modalità di azione a quelle tipiche delle organizzazioni mafiose attive nella regione campana. Su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia, il gip del tribunale di Napoli ha emesso ordinanze di custodia cautelare per i tre sospetti coinvolti nell’attacco armato a “Il sole di notte“. La polizia ha rintracciato gli indagati nelle loro abitazioni o in luoghi da loro abitualmente frequentati.

Accuse Pesanti e Conseguenze

I reati contestati includono tentativo di omicidio aggravato da modalità mafiose, detenzione illecita e porto abusivo di armi da fuoco. Inoltre, si aggiunge l’accusa di ricettazione riguardo le armi utilizzate durante il raid. Questi capi d’accusa evidenziano la gravità degli atti compiuti, che non si limitano a una semplice vendetta personale, ma rivestono una connotazione intimidatoria propria delle attività criminali organizzate nel nord-ovest di Napoli.

Un’Attenta Vigilanza delle Autorità

Le autorità continuano a mantenere alta l’attenzione sulle dinamiche interne ai gruppi malavitosi locali e proseguono le indagini per scoprire eventuali complici o mandanti responsabili di questo gesto violento avvenuto nel cuore di Sant’Antimo.

È incredibile pensare a quanto possa essere pericoloso un luogo che, per molti, rappresenta un semplice ristorante o un punto di ritrovo. La violenza ha radici profonde e, quando si intreccia con il mondo dei social, emerge un aspetto ancora più inquietante. Che cosa ne pensate? Ci si può ancora sentire al sicuro nei propri luoghi di aggregazione? Non possiamo ignorare queste domande se vogliamo comprendere realmente ciò che sta accadendo intorno a noi.


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