Dimissioni Shock: Chiara Sbarigia lascia Cinecittà
Le recenti dimissioni di Chiara Sbarigia dalla presidenza di Cinecittà hanno sollevato un gran numero di interrogativi e speculazioni, specialmente a seguito delle accuse che hanno visto la luce sui media. Il ministro della cultura, Alessandro Giuli, ha prontamente negato qualunque tipo di collegamento tra la partenza della manager e le polemiche che hanno circondato la governance dell’ente.
Un Impegno Maggiore nel Settore Audiovisivo
Ieri, Chiara Sbarigia ha annunciato la sua decisione irrevocabile di dimettersi dalla presidenza di Cinecittà, ruolo che aveva assunto nell’aprile 2021. Nella comunicazione inviata al consiglio d’amministrazione, ha spiegato i motivi alla base della sua scelta.
Secondo quanto riportato nella nota, la sua decisione è influenzata dal crescente impegno nei suoi nuovi incarichi legati al mondo audiovisivo italiano. Dopo il recente successo dell’ Italian Global Series Festival tenutosi a Rimini e Riccione, Sbarigia intende dedicarsi totalmente alla presidenza dell’Associazione Produttori Audiovisivi, in un momento cruciale per l’intero settore.
In aggiunta, si sta candidando per assumere la guida della Fondazione Maximo, creata in collaborazione con AGIS, per organizzare un nuovo festival audiovisivo che ambisce a diventare un punto di riferimento simile ai David di Donatello per il cinema. Questi nuovi impegni richiedono la sua totale attenzione, rendendo impossibile continuare a esercitare il suo ruolo in Cinecittà.
Un Saluto Pieno di Gratitudine
Nel suo messaggio, Sbarigia non dimentica di esprimere i suoi ringraziamenti ai ministri Franceschini, Giorgetti, Sangiuliano, Giuli, e Franco, così come al sottosegretario Lucia Borgonzoni. La presidente uscente manifesta anche una profonda gratitudine verso tutto il personale di Cinecittà e Archivio Luce, con cui ha collaborato per realizzare eventi culturali significativi nel corso degli anni.
Rumori di Corridoio e Polemiche
Subito dopo l’annuncio delle dimissioni, sono emerse ipotesi secondo cui queste sarebbero collegate alle accuse ventilate dal Fatto Quotidiano contro Fabio Longo, un consulente a stretto contatto sia con Chiara Sbarigia che con il sottosegretario Borgonzoni. L’inchiesta sostiene che Longo avrebbe offerto compensi elevati a giornalisti in cambio di una copertura favorevole sia per sé stesso che per Sbarigia e Borgonzoni, scatenando tensioni all’interno del ministero.
Alcuni analisti hanno suggerito che tali vicende potrebbero aver spinto il ministro Giuli a richiedere, formalmente o indirettamente, le dimissioni di Sbarigia per prendere le distanze da questo scandalo emerso dalla stampa.
La Risposta del Ministro
Il ministro della cultura, Alessandro Giuli, ha rilasciato una dichiarazione attraverso il suo ufficio stampa poco dopo che sono circolate le indiscrezioni su Longo, Sbarigia e Borgonzoni. Giuli ha espresso pubblicamente la sua gratitudine a Chiara Sbarigia per il lavoro svolto durante i suoi quattro anni alla guida di Cinecittà, ma ha respinto decisamente ogni tentativo di associare le sue dimissioni a eventi scandalistici legati all’organizzazione.
Il comunicato ministeriale ha definito infondate tutte le ricostruzioni ritenute tendenziose, tese a creare confusione sull’immagine degli enti coinvolti nelle recenti problematiche relative ai beni culturali italiani. In questo modo, è stata blindata la posizione istituzionale del governo sui fatti emersi, evitando ulteriori dubbi circa possibili pressioni politiche dietro le dimissioni.
È incredibile come le strade del cinema e della cultura possano intrecciarsi in modi tanto complessi e controversi. Le dimissioni di Chiara Sbarigia rappresentano un momento significativo per Cinecittà e per il panorama audiovisivo italiano. Mi chiedo, quali saranno le implicazioni a lungo termine di questa situazione? E quanto è importante, per noi fan, mantenere viva l’attenzione su questi sviluppi? Vorrei sapere cosa ne pensate, amici cinefili!