La frenesia della vita contemporanea colpisce molti, generando un senso di oppressione e mancanza di tempo. Lama Michel Rinpoche, un maestro buddhista di 44 anni, ha vissuto in prima persona questa realtà e ha sperimentato il burnout. Nel suo libro intitolato Dove vai così di fretta? Buddhismo nella vita quotidiana, si addentra nell’ansia che caratterizza il vivere accelerato e offre spunti preziosi per riconnettersi a un’esistenza più consapevole.
Il Parallelo con il Bianconiglio
Lama Michel Rinpoche fa riferimento al celebre Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, sempre affannato e convinto di essere in ritardo. Per anni, ha vissuto immerso in questo vortice di impegni, rispondendo alle richieste altrui e seguendo il ritmo incalzante del mondo moderno. Solo dopo aver raggiunto un punto di rottura ha potuto rendersi conto di come questa corsa incessante non conduca a un reale guadagno di tempo o serenità.
Riscoprire la Consapevolezza
Attualmente, il maestro risiede all’Healing Center Meditation di Albagnano dove si dedica a insegnare i fondamenti della tradizione Ngalso Ganden Ngengyu del buddhismo tibetano, cercando di rendere le sue intuizioni accessibili e rilevanti per la vita quotidiana.
L’Illusione della Fretta
Nel suo volume, pubblicato il 4 giugno, Lama Michel mette in guardia dal cadere nell’illusione della fretta, che ci fa credere di poter compiere più azioni in meno tempo, mentre in realtà compromette la qualità della nostra vita. Spesso ci si trova a correre senza mai assaporare il momento presente. La sua proposta è semplice: fermati, respira e osserva con attenzione ciò che accade dentro di te e attorno a te.
Riflessioni Personali e Tecnologie
Tra le pagine del libro, il maestro racconta la propria esperienza di dipendenza dal multitasking e dall’iperconnessione, subendo l’influenza di smartphone e una miriade di informazioni. Anche lui ha fatto uso di strumenti tecnologici come Chat Gpt per facilitare il suo lavoro, riflettendo su quanto la tecnologia possa rappresentare una lama a doppio taglio.
Un Cambiamento Necessario
Dopo l’esperienza del burnout e una crisi di stress significativa, Lama Michel ha avvertito l’urgenza di un cambiamento radicale. Dopo un percorso di cura con vitamine e disintossicazione, ha compreso che la questione non era solo personale, bensì globale. Descrive la società come una collezione di “schegge impazzite”, in cui l’accelerazione tecnologica genera uno stato di agitazione costante, privo di pause e momenti di riflessione.
Ristrutturare le Priorità
Per vivere in modo più soddisfacente, Lama Michel invita a riflettere su ciò di cui abbiamo veramente bisogno. L’idea di dover fare sempre di più in meno tempo crea una distanza tra noi e il momento presente, riempiendo quel vuoto di distrazioni superficiali come TikTok o Instagram invece di momenti di meditazione e creatività.
Una Nuova Percezione del Tempo
Il maestro chiarisce che la vera percezione del tempo non è quella dell’orologio, ma deriva da come viviamo il momento. Un’ora può risultare ricca e significativa se vissuta con consapevolezza, oppure sprecata se occupata da mille attività eseguite in fretta.
Domande Fondamentali
Nel suo libro, emerge una domanda fondamentale: “Serve o non serve? Cosa sto facendo?”. Questo approccio sostiene la necessità di evitare un’esistenza governata dall’abitudine e dalla tecnologia. Usare strumenti digitali non è sbagliato, ma è fondamentale non permettere che diventino una fuga dalle emozioni vere. La salute mentale deve essere protetta con attenzione quotidiana.
Investire nella Serenità
Si tratta di riflettere sulla qualità della vita: è meglio accumulare ricchezze o investire nel proprio benessere interiore? La narrazione invita a scegliere una vita meno frenetica, con più spazio per sé e per gli altri, piuttosto che restare intrappolati in un ritmo insostenibile.
Amore e Connessione Umana
Lama Michel affronta anche il tema dell’ego e della ricerca di significato. Racconta la storia di una giovane donna di Cesena che, colpita da un incidente, ha chiesto quale sia il senso della vita. La risposta del maestro si concentra sull’apertura del cuore e sull’importanza di creare connessioni autentiche con gli altri.
Consapevolezza e Ascolto
Nella tradizione buddhista tibetana, la felicità non dipende da riconoscimenti esterni o successi materiali, ma dalla capacità di esprimere un amore incondizionato, simile a quello di un genitore per il proprio figlio. Persino gli animali domestici possono rappresentare un amore puro e capace di arricchire la vita.
Conclusioni: Un Invito alla Riflessone
Il maestro mette in guardia contro l’uso della solitudine o dell’isolamento come rifugio, soprattutto quando diventano opportunità per ostentare superiorità sui social. La vera consapevolezza si basa sull’ascolto profondo e non sull’autocelebrazione. Lama Michel Rinpoche ribadisce che il recupero del proprio essere passa attraverso una vita meno caotica e una sincera apertura verso gli altri, facendo dell’amore la pratica fondamentale dell’esistenza.
Ritengo che il messaggio di Lama Michel Rinpoche sia estremamente attuale e necessario. Viviamo in un’epoca in cui la frenesia ci consuma, e spesso dimentichiamo di fermarci a riflettere. È davvero così difficile mettere in pausa la nostra vita e chiederci cosa conti veramente? Quante volte ci siamo trovati a correre senza sapere perché? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano altri fan e lettori: come affrontate il ritmo frenetico della vita quotidiana?
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