Black Mirror: Bandersnatch e il fenomeno della TV interattiva, un’esperienza che divide il pubblico dal 2018

Netflix: Un addio ai contenuti interattivi

Negli ultimi giorni, Netflix ha deciso di rimuovere alcuni dei suoi pochi contenuti interattivi, lasciando molti abbonati sorpresi. Tra questi, si trovano Black Mirror: Bandersnatch e Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy Vs. The Reverend, che un tempo rappresentavano l’apice dell’innovazione sulla piattaforma.

Un cambiamento silenzioso

La notizia della rimozione è giunta quasi sottovoce, tanto che solo le testate specializzate ne hanno parlato. Si tratta di una mossa che dimostra come Netflix stia tornando a concentrarsi su produzioni più tradizionali, dopo aver tentato di sperimentare con la narrazione interattiva. In effetti, il mondo dello streaming sta diventando sempre più simile alla TV lineare, ma con costi ben più elevati.

Un’era di sperimentazione che si chiude

Ricordiamo tutti il periodo tra il 2018 e il 2019, anni in cui ci si sentiva pieni di entusiasmo per le nuove uscite. L’arrivo di Black Mirror: Bandersnatch aveva suscitato grandi aspettative, promettendo una nuova forma di televisione. Grazie all’idea innovativa di poter influenzare la trama, sembrava di assistere a una fusione tra cinema e videogioco.

Black Mirror: Bandersnatch e il fenomeno della TV interattiva, un’esperienza che divide il pubblico dal 2018

Illusione di interattività

Col passare del tempo, ci siamo resi conto che questa interattività era solo una facciata. Un film o una serie TV si fondano sull’abilità degli autori di raccontare storie coinvolgenti. Quella che chiamiamo “interattività” è in realtà una risposta emotiva che varia nel corso della nostra vita. Rivedere un’opera significativa in momenti diversi genera esperienze uniche, senza bisogno di meccanismi complessi o scelte ramificate.

I costi della sperimentazione

Probabilmente, la decisione di togliere i contenuti interattivi dalla piattaforma deriva da una combinazione di fattori. Da un lato, c’è stato un calo dell’interesse del pubblico. Dall’altro, si specula che i costi di produzione e gestione di queste opere non siano giustificati dalle visualizzazioni ottenute.

La risposta di Netflix

In merito a questa scelta, una porta-parola di Netflix ha dichiarato che “la tecnologia ha assolto al suo scopo”, ma ora serve concentrare gli sforzi su altri progetti. Questo solleva interrogativi su come le piattaforme streaming decidano di gestire i contenuti, lasciando gli abbonati in balia delle loro decisioni.

Conclusioni e riflessioni

Questa situazione ci ricorda che la realtà delle piattaforme di streaming è diversa da quella che spesso immaginiamo. Quando ci abboniamo, non abbiamo garanzie sui contenuti disponibili. Per questo motivo, considerare il supporto fisico come una valida alternativa diventa sempre più importante.

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