Pupi Avati contro il ministro della cultura Giuli: La verità sul suo sapere di cinema è sconcertante

Le Polemiche di Pupi Avati sul Ministero della Cultura

Il celebre regista Pupi Avati, fresco vincitore di un premio ai David di Donatello, non ha usato mezzi termini per esprimere il suo disappunto nei confronti dell’operato del ministro della Cultura. Dopo la sua sfuriata contro il sottosegretario Lucia Borgonzoni durante la cerimonia di premiazione, Avati ha continuato a sollevare interrogativi sull’approccio di Alessandro Giuli.

La Critica Diretta al Ministro

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Avati ha chiarito di non avere nulla di personale contro il ministro Giuli, ma lo considera non all’altezza del suo ruolo. Ha affermato: “Occorre liberare il povero Giuli, che è una bravissima persona, ma non ha la competenza di chi fa cinema da 60 anni.”

La Proposta di Avati: Un’Agenzia Indipendente

Per risolvere la situazione, il regista bolognese ha avanzato un’idea interessante: “Solleviamolo con la fondazione dell’Agenzia del cinema”. Questa agenzia, sempre sotto l’ombrello del ministero, avrebbe però la propria autonomia, per consentire una vera ripartenza del cinema italiano, ponendo attenzione ai costi accessibili.

Pupi Avati contro il ministro della cultura Giuli: La verità sul suo sapere di cinema è sconcertante

I Messaggi dalla Politica

Avati ha anche rivelato di aver ricevuto un messaggio dalla Presidente del Consiglio, che si è detta dispiaciuta per le critiche rivolte al governo: “Mi ha scritto, dispiaciuta che il governo fosse stato attaccato. Non da parte mia, io non sono mai aggressivo. Oltretutto ho grande stima per lei.”

Un Settore Diviso? Le Parole di Avati

Parlando delle opinioni politiche nel mondo del cinema, Avati ha sottolineato una visione che potrebbe sembrare controversa: “Il mondo del centrodestra è in buona fede, crede davvero che il cinema sia solo di sinistra. Ma è una favola, sono ormai divisioni senza senso.” Il regista ha chiarito che, per lui, le cose sono cambiate e che è da tempo che ha pagato a caro prezzo la sua non appartenenza a un partito specifico.

Conclusioni sulle Critiche al Ministro Giuli

Ritornando sulle recenti critiche ricevute da Giuli, Avati ha commentato: “Giuli di cinema ne sa poco e niente, non è giusto, per questo lo hanno preso in giro.” Come decano del settore, ha voluto far capire la sua posizione: Giuli potrebbe essere adatto per i beni culturali, ma non per il cinema.

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