Bella Ramsey, paura di vomitare: due mesi di isolamento per sfuggire a una minaccia esterna

Bella Ramsey: Una Voce che Condivide il Vissuto

Bella Ramsey, nota per il suo ruolo in “The Last of Us”, ha recentemente aperto una finestra sul suo mondo personale, rivelando le sfide legate alla salute mentale che ha affrontato negli ultimi anni. La giovane attrice ha condiviso la sua esperienza di isolamento, durato diversi mesi, a causa di un problema specifico noto come emetofobia, una paura irrazionale del vomito che ha trasformato il mondo esterno in una fonte costante di ansia.

La Lotta con l’Emetofobia

Nel corso di un’intervista con Louis Theroux, Ramsey ha descritto la sua lunga battaglia contro un terrore invisibile ma paralizzante. Per gran parte della sua adolescenza, ha vissuto rinchiusa nel proprio ambiente domestico, percependo il mondo esterno come un luogo pieno di minacce. Ogni uscita rappresentava una lotta contro le proprie paure, mentre ricordi traumatici dell’infanzia continuavano a tormentarla, contribuendo a questa angoscia. Un episodio in particolare, legato a un evento accaduto all’asilo, ha segnato profondamente la sua psiche, trasformando un semplice ricordo in un incubo costante.

Bella Ramsey, paura di vomitare: due mesi di isolamento per sfuggire a una minaccia esterna

Un Percorso Verso la Comprensione

Con il passare del tempo e grazie a un’interazione con uno dei membri della troupe durante le riprese della serie, Bella ha iniziato un percorso di esplorazione che l’ha portata a una diagnosi ufficiale di autismo. Questo importante riconoscimento è stato per lei un punto di svolta, poiché ha cominciato a comprendere meglio la propria vita e le difficoltà che aveva sempre vissuto. La consapevolezza della sua condizione le ha permesso di approcciarsi a se stessa con maggiore compassione e pazienza, affrontando la quotidianità con un nuovo spirito.

Un Nuovo Sguardo sulla Vita

Secondo Bella, la diagnosi ha rappresentato una vera e propria liberazione. Ha enfatizzato come questa nuova consapevolezza l’abbia aiutata a vivere più autenticamente, permettendole di “togliere la maschera” e di affrontare il mondo con più grazia. Pur riconoscendo le sfide legate ad altri aspetti della propria identità, ha trovato nell’autismo una chiave per esprimere se stessa in modo sincero e genuino. Questa esperienza ha trasformato la sua visione del mondo, portandola a considerare che non c’è motivo di nascondere chi è davvero.

Rivelando il suo percorso, Bella Ramsey non solo offre una preziosa testimonianza personale, ma contribuisce anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche legate alla salute mentale e all’autismo, invitando alla comprensione e alla tolleranza nei confronti delle diversità.


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