Lulù Selassié: gli ex gieffini che l’hanno abbandonata e il mistero del matrimonio svelato il 15 ottobre

La Situazione Giudiziaria di Lulù Selassié

Lulù Selassié, nota figura pubblica, è stata recentemente condannata a una pena di un anno e otto mesi per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. Il Tribunale di Roma ha deciso di sospendere la pena, permettendo così alla Selassié di preparare un appello contro la sentenza. Questo sviluppo legale ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, stimolando un dibattito sulla vicenda.

Le Difficoltà Personali e Sociali

In un momento di profonda difficoltà, Lulù Selassié ha condiviso sui social una foto che la ritrae in condizioni fisiche preoccupanti, segno del fragile periodo che sta attraversando. Nel contesto di questa crisi personale, Clarissa, la sorella di Lulù, ha espresso il suo dispiacere nei confronti di coloro che avrebbero abbandonato la famiglia in questo frangente delicato.

Relazioni Sospese e Supporto da Parte di Altri

Secondo il giornalista Gabriele Parpiglia, diverse celebrità avrebbero scelto di interrompere i rapporti con la Selassié. Tra queste figurano Aldo Montano e la coppia Gianmaria Antinolfi e Federica Calemme, i quali hanno deciso di invitare solo Bortuzzo al loro imminente matrimonio. Valeria Marini, invece, ha espresso pubblicamente il suo sostegno a Bortuzzo, evidenziando un clima di divisione tra le persone coinvolte nella vicenda.

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Le Dichiarazioni di Clarissa Selassié

Clarissa Selassié ha utilizzato Instagram per condividere il suo sfogo riguardo alla situazione attuale. Ha lamentato come nel loro momento più difficile, quando cercavano di esprimere la propria verità, molte persone abbiano scelto di voltare le spalle. La sorella ha messo in evidenza la necessità di riconoscere chi ha offerto supporto e chi ha invece rimasto in silenzio, sottolineando l’importanza di avere coraggio nel difendere i propri diritti e nell’affrontare ingiustizie.

Riflessioni sulla Indifferenza

Il messaggio di Clarissa non si è limitato a puntare il dito contro l’indifferenza, ma ha anche esemplificato l’impatto emotivo delle calunnie e delle menzogne che entrambe le sorelle hanno dovuto affrontare. Ha ribadito che il silenzio di fronte a una richiesta di aiuto è una forma di cattiveria gratuita, richiamando l’attenzione sull’importanza di solidarietà e giustizia in momenti critici. La sua denuncia invita a riflettere su come le persone reagiscano alle situazioni difficili e sull’importanza di schierarsi dalla parte di chi è vulnerabile.


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