Il chiarimento del regista sulla nuova serie di Devil May Cry
Le speculazioni e le interpretazioni dei fan riguardo a un possibile riferimento politico presente nel design di un personaggio della nuova serie animata di Devil May Cry hanno trovato finalmente una risposta ufficiale. Adi Shankar, il creatore e regista della serie disponibile su Netflix, ha smentito in modo categorico tali insinuazioni.
La dichiarazione di Adi Shankar
Durante un’intervista, Shankar ha chiarito che qualsiasi somiglianza tra il vicepresidente Baines e figure politiche reali, come Joe Biden, è frutto del caso. Ha sottolineato che il suo lavoro creativo è stato lontano da influenze politiche e che l’ispirazione per i personaggi nasce esclusivamente dalla sua visione artistica. Il regista ha esplicitamente affermato di non avere alcuna conoscenza personale riguardo a tali figure politiche, svincolando la serie da eventuali collegamenti.
Influenze personali e creatività
Shankar ha anche condiviso come la sua esperienza personale come immigrato e le sue influenze cinematografiche, in particolare quelle provenienti dal lavoro di Christopher Nolan, abbiano avuto un ruolo significativo nella creazione di questa nuova avventura. Ricordando il suo primo incontro con il videogioco Devil May Cry, avvenuto durante un periodo difficile segnato da eventi storici come l’11 settembre, il regista ha espresso come queste esperienze abbiano contribuito a plasmare la sua narrazione.
Un omaggio al passato
Per Shankar, la nuova serie rappresenta molto più di un semplice adattamento: si configura come una vera e propria “lettera d’amore” a Devil May Cry, a Capcom e all’animazione che ha caratterizzato quegli anni. Le sue ispirazioni si estendono a film come Mission: Impossible 2 ed Equilibrium, con l’obiettivo di catturare l’essenza ribelle e l’energia del primo millennio, rendendo omaggio a un’epoca che continua a esercitare un forte fascino.
Un franchise di successo
Da quando il primo videogioco è stato lanciato nel 2001, Devil May Cry ha evoluto in una saga complessa e articolata, comprendente oltre una dozzina di giochi, romanzi, fumetti, manga e due precedenti adattamenti animati. La nuova serie, debuttata il 3 aprile, ha ottenuto consensi per la sua capacità di fondere elementi dei videogiochi con riferimenti fedeli, offrendo così un’esperienza coinvolgente sia per i fan di lunga data che per i nuovi arrivati.